Dal 27 Gennaio sarà disponibile Luoghi Letterari Sardegna, un’antologia nata da un insolito ed originale progetto messo in campo da Giulio Pisano in collaborazione con la casa editrice Arkadia.
Invitati a soggiornare per dieci giorni presso splendidi borghi sardi fuori dai tradizionali itinerari turistici, sette noti scrittori italiani hanno contribuito con la stesura dei loro racconti ambientati nei luoghi della loro permanenza, alla realizzazione di una raccolta intrisa di grande umanità.
Ne abbiamo parlato con lo scrittore romano Diego Galdino.
Benritrovato Diego, un bellissimo progetto quello di Luoghi Letterari Sardegna.
Ti prego, raccontaci qualcosa di più.
Dopo il tour di presentazioni nelle città più importanti della Bulgaria questa esperienza di Luoghi Letterari è stata la più bella da quando ho iniziato a scrivere.Ho avuto la possibilità di essere adottato per una settimana dalla cittadina di Dolianova che si trova a trenta chilometri da Cagliari.
Tutto è stato incredibile, a cominciare dalla casa in stile campidanese in cui ho alloggiato.Una casa enorme e meravigliosa tutta per me, che si affacciava su un chiostro con al centro un ulivo secolare.
Appena entrato in casa ho spostato il tavolo del soggiorno davanti alla finestra che dava sull’ulivo.Lì ho messo il computer e lì ho scritto il mio racconto.
Sono stato immediatamente ispirato dal luogo, dal silenzio, dal romanticismo, dalla poetica o lirismo del progetto a cui ero stato invitato a partecipare.Seduto a quel tavolo mi sono sentito un po’ Lawrence, un po’ Keats, un po’ Hemingway, quegli scrittori che nell’Ottocento o nei primi anni del Novecento viaggiavano per l’Italia o per l’Europa alla ricerca di posti in cui fermarsi a scrivere e basta. È stato entusiasmante girare durante il giorno per i luoghi più caratteristici della cittadina e nelle zone limitrofe, scoprendone la realtà e le eccellenze e poi, al calar del sole, mettermi a scrivere ciò che mi avevano ispirato.
Per questo, fin da subito ho pensato che il mio racconto dovesse essere una specie di diario di viaggio del cuore.Per questo viaggio ho attinto, o per meglio dire, ho intinto la mia penna virtuale nelle reminiscenze delle letture che più mi hanno appassionato nella mia vita.
Così il racconto è nato seguendo il filo conduttore del libro che maggiormente amo: “Persuasione” di Jane Austen.Non è un caso, dunque, che come titolo abbia scelto “Convinzione”.
Puoi anticiparci qualcosa del tuo racconto?
Il protagonista è un nobile romano, un principe.
La protagonista è una ragazza sarda che vive a Dolianova e lavora nel bar di famiglia.Ho deciso di mettere al centro della storia, uno di quegli amori che vengono considerati impossibili, a causa di paletti, convinzioni, regole non scritte e pregiudizi che con il sentimento dell’amore non hanno e non dovrebbero avere niente a che fare.
Chi avrà modo di leggere il mio racconto, che non va dimenticato si unisce ad altri racconti firmati da penne illustrissime della letteratura italiana, si troverà ad accompagnare l’amore e la Sardegna in questa battaglia in cui l’obiettivo sarà sconfiggere il pregiudizio e l’orgoglio e donare al sentimento che lega i protagonisti una seconda occasione.Mi sono molto emozionato mentre lo scrivevo; spero accada lo stesso a chi vorrà dargli fiducia.
Cosa ti resta di questa esperienza, oltre il racconto naturalmente?
La verità è che per me il progetto Luoghi Letterari ha rappresentato una mano protesa in un momento di grande difficoltà emotiva.
Ho afferrato questa mano e mi sono fatto trascinare da essa nuovamente in superficie.Luoghi Letterari mi ha fatto tornare a respirare, mi ha restituito l’ossigeno di cui avevo bisogno.