Raffaele D’esposito racconta le sue emozioni sul colpo di teatro a firma della Virtus Stabia:
Finalmente si è stappato il tappo al campionato. Le tue sensazioni su questa vittoria?
– Una bella cavalcata. Mi sono trovato un ambiente nuovo ma mi sono trovato subito a mio agio anche se mi ha facilitato anche la conosceva che avevo di alcuni ragazzi come Savarese, Belviso e Lucarelli.
Sei stato protagonista a Montoro in zona goal. Un segno di ulteriore forza e messaggi al campionato?
– Finalmente è arrivato il goal, anzi due. Lo cercavo da parecchio tempo. Vogliamo onorarare il campionato fino alla fine. Nessuno ci ha regalato niente e di conseguenza non vogliamo regalare niente.
La gara che ricordi con più affetto nel corso del campionato
– Non esiste la partita ma esistono i momenti. Contro il Vico Calcio pareggiata in pieno recupero è stato un segnale. La vittoria in casa contro la Rocchese in nove uomini non è stata materia semplice. Ma voglio dire che l’elemento più importante è stato Mister Di Maio che prepara le partite curando ogni minimo dettaglio e questo punto ha fatto la differenza.
– Sul gruppo
– Senza il gruppo non esistono le vittorie, ho vinto due campionati di fila e questo il terzo consecutivo. E’ sempre bello vincere e ripeto non esistono queste vittorie se non hai un gruppo. Puoi anche spendere tanto soldi come succede nel grande calcio, vedi il PSG ma poi non arrivano i risultati che desideri.
Un bel gruppo di ragazzi. Hai legato con qualcuno in particolare?
– Vincenzo Parlato, il bomber ho legato molto con lui, mi chiama durante la settimana almeno cinque volte ( Ride) per un confronto certosino. Ma sono tutti bravi ragazzi. Vincenzo Di Ruocco i ragazzi citati prima, Enzo Mosca sono tutti ragazzi che ci hanno messo il cuore nel corso di questo cammino e tutti hanno dato il loro contributo anche chi ha giocato di meno. Senza dimenticare il grande Nicola Galasso, un leader dentro e fuori al campo.
Quando è contato l’operato della dirigenza in questa avventura?
– La società non ci ha fatto mancare niente, tutti hanno un ruolo importante ed ho notato una grande solidità alle spalle. Io ho sposato questa idea di calcio grazie al Direttore Mario Guida sempre presente al campo e Lucarelli che mi ha convinto. Voglio ringraziare tutti da Santoro ad Ingollingo passando per Sicignano e Ciro Esposito ma voglio salutare Mister Di Martino che ci è sempre stato vicino nel corso del campionato anche quando è stato lontano causa intervento ed il Prof Croce che ringrazio con affetto.
-Scerari futuri
– Sul futuro vedremo, una società che richiede massimo impegno e voglio vedere se il prossimo anno riuscirò ad incastrare lavoro, calcio e famiglia. Dedico a mia moglie Elvira ed ai miei figli Rosa e Leonardo la vittoria del campionato.