Italia ancora una mazzata!


Italia parte male la nuova avventura di Roberto Mancini. Di Gianfranco Piccirillo

#ItaliaInghilterra1a2 Nello stadio San Paolo ora Maradona torna la nazionale proprio contro l’Inghilterra, rivale storica del campione argentino e Mancini fa esordire un giovane oriundo proveniente dal campionato della nazione sudamericana del Pibe de oro, Retegui, che già nel primo tempo ha una buona occasione per mettersi in mostra. La nazionale di Southgate vuole vendicare le ultime sconfitte a cominciare dalla finale di Wembley e tornare a vincere in Italia dopo tanti decenni e gioca sicuramente una buona partita. Dopo l’occasione capitata al capitano del Napoli Di Lorenzo c’è praticamente una sola squadra in campo con l’Inghilterra che segna due volte, ma avrebbe potuto farlo ancora, chiudendo addirittura in goleada il primo tempo. E invece dopo il gol di Rice e il rigore di Kean, bomber e capitano inglese, per un fallo di mano di Di Lorenzo visto dal var, la nazionale inglese fallisce clamorosamente il gol con Bellingham e Grealish, permettendo se non altro ad una brutta Italia di restare in partita nella ripresa. Il centrocampo italiano composto da Jorginho, Verratti e Barella è surclassato da quello inglese con soprattutto l’oriundo brasiliano in grande difficoltà, ma almeno Pellegrini come esterno offensivo riesce a rendersi pericoloso più di un Berardi piuttosto in ombra, mentre in difesa Toloi e Acerbi reggono l’urto per evitare la definitiva capitolazione con Di Lorenzo e Spinazzola che non sono incisivi per rilanciare adeguatamente la ripartenza.

E così Retegui, dopo aver provato la soluzione personale da molto lontano, riesce persino a trovare il gol al suo esordio su assist di Pellegrini, che riapre clamorosamente la partita. Mancini a questo punto inserisce Politano e Cristante per dare ulteriore dinamismo alla squadra al posto di Berardi e Barella e il pubblico napoletano con due beniamini in campo rafforza il sostegno alla nazionale, il cui azzurro nell’occasione diventa tenue nel senso di ricordare quello più celeste o per meglio dire celestiale del Napoli di questa stagione. La maglia di stasera è dedicata al grande Gianluca Vialli e provano ad onorarla Gnonto e Tonali, che a metà ripresa sostituiscono Pellegrini e Jorginho, mentre Southgate capisce che è meglio fare a meno del deludente Grealish per Foden. L’arbitro serbo fa un poco di confusione sulla gestione delle ammonizioni con gli inglesi che chiudono la gara in difesa dopo il dominio del primo tempo e Politano non riesce ad arrivare sulla palla del possibile pareggio su traversone di Gnonto in piena area. Arriva anche un cartellino rosso per Shaw, costringendo Southgate a fare uscire tra gli altri anche Foden, che era entrato al posto di Grealish. Insomma in un finale convulso la nazionale sfiora il secondo gol che avrebbe dato un importante pari in un girone di qualificazione non facile con Ucraina, Macedonia del Nord e Malta, oltre l’Inghilterra e Mancini giustamente inserisce Scamacca al posto di Verratti per giocarsi il tutto per tutto nei cinque minuti di recupero. Bisogna comunque riconoscere che l’Inghilterra meritava la vittoria e la soddisfazione della rivincita dopo la finale persa in casa negli ultimi europei, mentre la nazionale italiana deve lavorare molto per tornare ad onorare la sua tradizione, che è nettamente più importante di quella inglese.

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