Resto al sud 2023, ecco come funziona l’incentivo riservato alle imprese


Rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni, Resto al sud 2023 è un incentivo che ha l’obiettivo di sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

 

Resto al sud 2023, che cos’è?

La misura è volta a promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria nel Mezzogiorno attraverso la previsione di una serie di contributi economici, anche a fondo perduto, volti a favorire la nascita e la crescita di imprese in aree specifiche del nostro Paese.

Introdotta dal Decreto Legge del 20 giugno 2017, n. 91, la misura era inizialmente rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, successivamente la Legge di Bilancio del 2021 ha esteso la misura a un numero di soggetti più ampi, aumentando l’età massima fino a 55 anni.

Resto al sud 2023, a chi è rivolto?

Il bando resto al sud 2023 è rivolto ad imprenditori under 56 che al momento della presentazione della domanda sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia o nei 116 Comuni compresi nell’area del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori marine del Centro-Nord, nonché in quelle lagunari e lacustri (guarda l’elenco delle isole), o che, entro 60 giorni, trasferiscano la residenza nelle suddette aree.

Per ottenere il beneficio è necessario anche:

  • non essere già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017;
  • non avere beneficiato di altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio;
  • non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento.

Occorre inoltre precisare che:

  • l’incentivo si rivolge a imprese costituite dopo il 21/06/2017 ed imprese costituende (la costituzione deve avvenire entro 60 giorni o 120 giorni in caso di residenza all’estero);
  • i finanziamenti possono essere richiesti anche dai liberi professionisti (in forma societaria o individuale) che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.

 

Resto al sud 2023, a quanto ammonta il contributo economico e quali sono le spese ammesse?

L’incentivo economico rivolto alle imprese copre il 100% delle spese sostenute per:

  • attività produttive realizzate nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura;
  • le forniture di servizi per imprese e persone;
  • attività legate al turismo e al commercio;
  • attività libero professionali (sia di tipo individuale che societario).

Nello specifico la misura prevede un finanziamento del valore massimo di 50mila euro per ogni richiedente e fino a 200 mila euro nel caso di società composte da quattro soci. Oltre al finanziamento, il bonus prevede anche un contributo a fondo perduto pari a 15.000 € per le ditte individuali o le attività professionali, fino a un massimo di 40.000 € per le società.

Per quanto rigurda le spese ammissibili occorre chiarire che sono coperte dalla misura le spese reletive a:

  • ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (fino al 30% massimo delle spese);
  • macchinari, impianti e attrezzature nuovi;
  • programmi di informatica e servizi per informazione, comunicazione e tecnologie;
  • per spese di gestione, massimo 20%, tra cui materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, di leasing e assicurazioni.

Sono invece escluse le spese per la progettazione, per le attività promozionali, per le consulenze e per il personale dipendente.

Resto al sud 2023, come fare domanda?
Per ottenere il beneficio è necessario presentare la domanda online tramite il sito web di Invitalia effettuando l’accesso mediante firma digitale ed essere in possesso di una PEC. La durata dell’iter è di 60 giorni, a partire dal momento in cui viene inoltrata la domanda, ed è previsto anche un colloquio online con gli Analyst di Invitalia per discutere del piano di impresa.

Si ricorda che:

  • i contributi saranno erogati solo al completamento del programma di spesa;
  • non ci sono limiti di età per i 24 Comuni compresi nelle aree del cratere sismico del Centro Italia;
  • i finanziamenti sono validi fino ad esaurimento fondi.

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