65 milioni di anni prima dell’epoca in cui viviamo Millis (Adam Driver) abita sul pianeta Somaris con la moglie e la figlia.Per potersi permettere le cure per quest’ultima accetta di partire in una missione lunga due anni che lo porterà, dopo una tempesta di asteroidi, forzatamente sul pianeta Terra.
Qui, insieme alla giovane Koa (Ariana Greenblatt) unica superstite con lui che tra l’altro non parla la sua lingua, dovrà difendersi dai dinosauri e riuscire a lasciare il pianeta prima che un altro asteroide lo colpisca.
65 – Fuga dalla Terra, recensione
“65 – Fuga dalla Terra” è un thriller fantascientifico dalla durata compatta e canonica di un’ora e mezza che punta a intrattenere senza impegno, finito di girare a inizio 2021 e la cui data di uscita anche causa pandemia ha subito diversi cambiamenti.Non si preoccupa di apparire sostanzialmente verosimile all’interno dell’universo che crea, pur partendo da un’idea di base interessante che coinvolge la teoria del Big Bang.
Il ritmo parte bello compassato per poi cambiare marcia nella seconda metà, quando poi si scoprirà che gli incontri ravvicinati con i dinosauri non sono tantissimi.Adam Driver (visto recentemente in “Rumore bianco” che abbiamo recensito qui) è sicuramente la nota lieta più in vista.
Un’altra prova convincente la sua, sempre con la solita convinzione che in questa occasione lo accomuna ad una positiva Ariana Greenblatt.I due fanno vivere l’ennesima dinamica di un uomo che si prende cura di una ragazzina orfana, qui con l’handicap ulteriore del problema comunicativo nemmeno sfruttato a dovere.
Alla regia la coppia formata da Scott Beck e da Bryan Woods (“A quiet place”), autori della sceneggiatura prodotta da Sam Raimi (in sala in questi giorni anche con “La Casa – Il risveglio del male”).Il modello dichiarato è quello dei videogiochi, con un’attenzione particolare rivolta a “The Last of Us”.
Ma il film strizza l’occhio pure a certo cinema di svago anni ’90 di non primissima fascia, senza mostrare lo stesso mordente.Quadro dopo quadro, livello dopo livello, insidia dopo insidia aggirata dai protagonisti scopriamo nostro malgrado che la narrazione manca di sostanza e si ispira anche troppo ad illustri predecessori.
Con l’aggravante della debolezza propria delle scene d’azione e di una vicenda didascalicamente introdotta anche troppo attraverso le scritte iniziali.La confezione finale e il lancio del lungometraggio lasciano intuire quanto poco ci credessero probabilmente anche Sony e Columbia Pictures.
“65 – Fuga dalla Terra” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 27 aprile 2023.