Adam Franco (Alban Lenoir) è tra i migliori agenti segreti francesi, capace di affrontare e far fuori chiunque gli si ritrovi davanti.Ecco perché viene scelto per essere infiltrato tra i peggiori criminali, in un’associazione che comprende anche un terrorista (Kevin Layne) che ha messo Parigi nel suo mirino.
Prima però c’è da guadagnarsi la stima del gangster Victor Pastore (Eric Cantona) e soprattutto da fare i conti con l’ammirazione che suo figlio Joe (Noe Chabbat) nutre per lui.
Aka, recensione
Primo in classifica già da un po’ per quanto riguarda i film più visti su Netflix, questo thriller d’azione in cui compare senza infamia e senza lode l’ex calciatore Eric Cantona fa salire ulteriormente le quotazioni di Alban Lenoir.Sulla stessa piattaforma troviamo i primi due capitoli della saga “Proiettile vagante” che lo vedono protagonista nei panni di Lino, mentre nelle nostre sale lo abbiamo visto nel 2020 nella piacevole commedia transalpina “Gamberetti per tutti” (che abbiamo recensito qui).
Dati gli ottimi riscontri in termini di visualizzazioni Netflix ha fatto quindi dirigere Lenoir da Morgan S.Dalibert, direttore della fotografia di “Proiettile vagante” e qui al suo esordio alla regia.
Quest’ultimo ci prova anche a imprimere un suo stile ma nonostante qualche frangente azzeccato (vedi la scena iniziale) “Aka” faticherà a distinguersi nel mare magnum dei thriller che continua ad essere alimentato senza sosta.Troppi gli spunti presi da altri film del genere, senza sapere precisamente dove si vuole con questo andare a parare.
La cosa migliore resta anche perciò l’interpretazione di Alban Lenoir, perfettamente a suo agio in un ruolo che ormai padroneggia con naturalezza, quello del duro con un passato tormentato e un cuore che prima o poi viene fuori.La sceneggiatura che Lenoir firma con Dalibert, pur regalandoci qualche colpo di scena, difetta però nella costruzione dei personaggi di contorno e dei rapporti tra loro, nell’approfondimento di vari temi che vengono soltanto accennati per far spazio all’azione e in un certo distacco dal versante emozionale.
Se le coreografie appaiono sempre ben realizzate meno attenzione viene posta ad esempio sulle dinamiche tra il protagonista e il ragazzino.Un vero peccato perché sono queste le cose che risultano decisive a coinvolgere maggiormente lo spettatore, soprattutto quando ci sono due ore di durata da reggere con l’aggravante di un ritmo non sempre abbastanza serrato.
Detto questo il pubblico casalingo sta premiando il film e l’algoritmo ne terrà ovviamente conto in futuro.
“Aka” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 28 aprile 2023.