Pompei – Dopo oltre un secolo da un’attività di indagine condotta nel 1888 e quasi subito interrotta, dalla nuova campagna di scavo presso la Regio IX, sono venuti alla luce i resti ossei di due donne e un bambino di tre/quattro anni.Gli scheletri erano sul pavimento di un panificio dove invano le due donne ed il bambino avevano cercato riparo.
A determinare la loro morte il crollo dei solai.
“Sono persone morte non direttamente dall’eruzione, dal flusso piroclastico, ma dal crollo degli edifici durante la prima fase dell’eruzione, quindi probabilmente a causa dei terremoti che accompagnavano l’eruzione.” – spiega il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel.
Gli studiosi hanno lasciato nell’area solo uno scheletro; gli altri due sono stati trasferiti nei laboratori per gli opportuni studi.Non lontano dagli scheletri, gli archeologi hanno trovato un forno e numerosi affreschi risalenti al IV stile (l’ultima fase pittorica di Pompei prima dell’eruzione del Vesuvio).
In uno degli affreschi sono stati individuati Dafne e Apollo.
“Questi continui ritrovamenti ci fanno capire quanto ancora c’è da svelare a Pompei – c’è ancora molto da svelare ai nostri occhi, alla ricerca storica, alla ricerca degli archeologi e a quanti altri si vorranno misurare con Pompei” – ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
(foto dalla pagina Facebook del Pompeii Parco Archeologico)