La festa dei Gigli a Nola ha radici antiche. Risale a quando un gruppo di donne rapite da pirati moreschi e portate in Tunisia, fu salvato da San Paolino, il quale si recò fin lì per offrire se stesso come ostaggio in cambio della loro liberazione.
Il tentativo di San Paolino ebbe successo e anche lui fu liberato per poi approdare con il gruppo a Torre del Greco.
Lì la liberazione fu festeggiata dai nolani che offrirono alle donne liberate dei Gigli, fiori simbolo di purezza.
Con il tempo i Gigli sono diventati colossali strutture in legno con in cima San Paolino, portate a spalla da circa 120 persone, che formano una Paranza, in giro per il centro storico di Nola.
Nel video intervisto tre amici non Nolani che ci danno le loro impressioni sulla festa.
Gaetano ci racconta la storia dei Gigli. Tonino rifiuta l’idea di portare il Giglio e rischiare il Pataniello, un ematoma alla spalla, che se non trattato può diventare una protuberanza permanente, spesso visto come simbolo di orgoglio nolano. Infine Emilio, titolare di un’agenzia assicurativa, che si dice disposto a sponsorizzare la festa, che lo ricordiamo, è diventata patrimonio (intangibile) culturale UNESCO.
L’ultimo spezzone di video è girato durante la festa stessa.
Seguiranno altri video dedicati a singoli Gigli ed a i passaggi più emozionanti in giro per le vie strette del centro di Nola.