Settima edizione per l’appuntamento più atteso dell’anno: “Rosso di Stabia”, la manifestazione ideata da Stefano Fontanella e Pierluigi Fiorenza, nata con l’intento di raccontare la Città delle Acque facendo leva sulle sue numerose eccellenze.La città di Castellammare di Stabia vanta una storia, una cultura e soprattutto una reputazione molto più alta di quella che le si vuole attribuire e “Rosso di Stabia” ne è la prova. La kermesse è il racconto del bello e del buono della città: dei legami, dei valori, delle tradizioni, delle passioni, degli sforzi, dei sacrifici, del talento.
Premio Radici e Premio Vespucci
Durante la serata della settima edizione di “Rosso di Stabia” che si svolgerà venerdì 14 luglio presso la sala del Supercinema a partire dalle 20.30, verrà assegnato a diversi Stabiesi che hanno contribuito a portare in alto il nome della città di Castellammare di Stabia il Premio Radici, trofeo realizzato dal maestro Catello De Simone che consiste in una riproduzione di affreschi dell’antica Stabia.
Verrà inoltre conferito il Premio Vespucci a chi, con il proprio operato, si è particolarmente distinto nella diffusione dell’arte partenopea.
Rosso di Stabia, i premiati
Quest’anno il Premio Radici sarà assegnato agli attori Massimilano Caiazzo, star di “Mare fuori”, Alessio Lapice, impegnato nella fiction “Imma Tataranni – Sostituto Pocuratore” e in numerosi film tra cui “Diabolik.Ginko all’assalto”, Peppe De Rosa, diretto anche da Eduardo, Nanni Loy e Lina Wertmuller, Mariana Falace, la Regina della fiction Sky “A casa tutti bene”, Federica Citarella che è stata l’enfant prodige delle reti Mediaset.
Il Premio Radici sarà inoltre assegnato all’innovativo progetto Stabia Space Village che offre grandi opportunità di lavoro a tanti studenti, alla ricercatrice oncologica Loredana Vecchione, alla cantante Ondina Sannino e all’ex calciatore Raffaele Ametrano.
Quest’anno il Premio Vespucci sarà conferito a Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei. Nelle scorse due edizioni è stato assegnato allo scrittore Maurizio De Giovanni e all’astrofisica Maria Felicia de Laurentiis.
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“Castellammare può essere raccontata in tanti modi: mostrando il volto brutto della camorra oppure quello produttivo degli Stabiesi per bene.Noi vogliamo raccontarla mettendo in vetrina i gioielli e rifiutando assolutamente l’etichetta di città camorristica.
Per noi i premiati rappresentano solo la punta di diamante di Castellammare, ma il vero e proprio tesoro è rappresentato da una cittadinanza consapevole che si batte per riaffermare la propria dignità” – sono le parole di Stefano Fontanella e Pierluigi Fiorenza.
