Intervento di Giorgia Meloni a Caivano
La premier Giorgia Meloni è stata a Caivano, dopo lo stupro delle due giovanissime, per fare sentire la presenza dello Stato ai massimi livelli, affermando che non devono esistere zone franche in Italia, compreso il Parco Verde di Caivano.Ma come ha detto anche lo scrittore Maurizio Di Giovanni questo territorio della provincia nord di Napoli non è l’unico che versa in queste condizioni di assoluto degrado.
Infatti sono molti i territori che versano in queste condizioni terribili perché l’esplosione del disagio, secondo il famoso scrittore napoletano, ha radici culturali e questo problema di risacche di delinquenza non può essere risolto semplicemente con il presidio militare come afferma De Luca, bensì occorre una cura sintomatica.
Proposte di Maurizio De Giovanni
Maurizio De Giovanni, a proposito degli stupri di Palermo e di Caivano, sostiene testualmente ad un’agenzia di stampa che : “la causa di questa ‘malattia’ è una problematica disattenzione: le periferie abbandonate dalle istituzioni – come Caivano a Napoli, lo Zen di Palermo, Librino di Catania, Tor Bella Monaca a Roma, e altre – sono diventate dei veri e propri ‘non luoghi'”.L’autore de ‘I bastardi di Pizzofalcone’ continua il suo ragionamento con un interrogativo, vale a dire l’intervento dell’esercito, della Folgore, e di tutte le forze armate può essere d’aiuto nell’immediato, ma tornerebbe la situazione attuale alla loro partenza.
Secondo lo scrittore, per curare le cause di questa malattia sociale, occorre intervenire sulle scuole, perché sono il primo presidio istituzionale sul territorio e a suo giudizio servono più istituti, quindi una maggiore offerta di opportunità di studio, un’edilizia scolastica decente e non fatiscente, un numero adeguato di insegnanti motivati e meglio pagati e una scuola che funzioni a tempo pieno, perché i ragazzi vanno tolti assolutamente dalla strada la mattina, ma anche il pomeriggio.
Intervento di don Maurizio Patriciello
La questione dell’oscuramento dei siti porno è stata invece affrontata dal parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, durante un colloquio di circa 40 minuti con la presidente Giorgia Meloni, svoltosi nella chiesa di San Paolo, al Parco Verde.All’incontro hanno partecipato anche altri due sacerdoti della zona perché in questa battaglia sono tanti i soggetti, seppure non ben organizzati, determinati a combattere il degrado sociale.
Secondo don Maurizio Patriciello c’è un desiderio grande di applaudire il governo Meloni se le promesse verranno mantenute, ma in caso contrario i soggetti saranno costretti a fischiare.
Riunione sulla sicurezza al Parco Verde
Nella scuola superiore Francesco Morano di Caivano si è tenuta la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza sul futuro del Parco Verde dopo lo stupro delle due cuginette di 10 e 12 anni e le persone presenti all’esterno dell’istituto si sono divise tra gli incitamenti alla presidente Meloni e le contestazioni.
Proposte di Giorgia Meloni
La presidente Meloni ha affermato la necessità di rafforzare le norme contro la dispersione scolastica per cercare di dare risposte anche in termini di educazione.Secondo la presidente del Consiglio le sanzioni per le famiglie che decidono di non mandare i figli a scuola non sono sufficienti a combattere un’endemica dispersione scolastica.
Meloni si è espressa con queste testuali parole : “Questo territorio di Caivano sarà radicalmente bonificato e presto vedrete i frutti di questa azione”.Secondo Giorgia Meloni, partendo da questo territorio, che oggi è conosciuto solamente per le sue problematiche, l’obiettivo del governo è che domani sia un modello per evolvere da problema a esempio.
Ovviamente per fare questo il governo ha bisogno della collaborazione di tutte le altre istituzioni, ma le direttrici dell’azione governativa devono assolutamente basarsi sulla fermezza dello Stato contro la criminalità organizzata e la droga.Meloni ha con serenità dichiarato il fallimento dello Stato nel territorio di Caivano, dichiarando testualmente : “Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti.
Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti.Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono” Per la presidente del Consiglio va assolutamente riaperto il centro sportivo, nel quale si è consumato il terribile episodio del duplice stupro.
Giorgia Meloni ha definito il centro sportivo abbandonato dove si sono verificati gli stupri una vera e propria discarica a cielo aperto e ha promesso che diventerà un centro polifunzionale con una riqualificazione e una rapida riapertura entro l’estate del prossimo anno con il coinvolgimento operativo degli atleti delle Fiamme Oro.