Si intitola Mondo Cane il nuovo romanzo di Francesco Recami pubblicato dalla casa editrice Mar dei Sargassi. Ambientato a Firenze – città natale dell’autore – il libro che non è un romanzo, ma una novella, ha per protagonisti Pietro Matteuzzi, ex funzionario del Comune ora in pensione e Mino, il suo anziano e diabetico cane.
Mondo Cane di Francesco Recami (Mar dei Sargassi), recensione
La cosa che maggiormente mi ha stupita di questo libro è stato il ritmo, il cui andamento è simile a quello di una parabola; dopo un inizio molto lento, la narrazione giunge al suo culmine per poi ripiombare in rapida picchiata verso un finale che non ci si aspetta.
Un espediente quello utilizzato dall’autore che consente al lettore di immergersi nella noiosa routine che vive quotidianamente il protagonista della vicenda. Giornate trascorse tutte uguali in quasi totale solitudine. L’unica cosa che “vivacizza” le tediose giornate del Matteuzzi è l’attenzione che lo stesso deve reggere per difendere il suo cagnetto da continui attacchi da parte di altri cani, ma anche da parte dei vicini che di sentirlo abbaiare proprio non ne possono più.
“Matteuzzi come è comprensibile, soffriva molto del trattamento che il cane subiva da parte dei suoi conspecifici, che lo bullizzavano in modo inverecondo di fronte alle facce estasiate dei loro padroni, i quali mai, mai, dicevano niente, anzi quasi quasi parevano godere dei maltrattamenti inferti al povero Mino.”
Il persistente abbaiare di Mino è però l’unico suono che riecheggia nelle stanze del piccolo appartamento dove Matteuzzi vive – appartamento di 62 mq, al primo piano di un palazzo di tre piani, il cui affitto strappa mensilmente a Matteuzzi gran parte della sua pensione.
Recami quindi, con una scrittura apparentemente poco coinvolgente, ci racconta i giorni di un uomo che, giunto alla pensione, non può permettersi un cappotto nuovo, nè un cornetto in più al bar, nonostante ne abbia un gran desiderio.
L’ex funzionario del comune, la cui vita un tempo era decisamente più dignitosa, riempie le sue giornate curiosando sul web attratto soprattutto dai siti che propongono strambi articoli per cani come Furbo, la telecamera wi-fi con lancio di croccantini automatico.
Accade però, ad un tratto, qualcosa che stravolge le vuote giornate di Matteuzzi. Ed è in quel momento che la parabola inizia a crescere; è in quel momento che il lettore inizia a comprendere il reale disagio di Matteuzzi e si accorge di quanto la solitudine possa produrre dei mostri immaginari nella mente di un uomo.
La perdita di relazioni significative, il mancato confronto con altre persone costituiscono la spiegazione al discutibile atteggiamento che, ad un certo punto, assume Matteuzzi. Sentimenti di ansia e di rabbia, stress e solitudine, fattori che arrivano a compromettere il benessere mentale di Matteuzzi e ad alimentare il suo declino cognitivo, trasformando così il placido ex funzionario del Comune in un uomo pronto a “macchiarsi”.
E, a proposito di “macchia”, è la stessa copertina del libro che, senza troppi veli, suggerisce l’enorme disagio che vive il protagonista del libro.
Un libro piccolo (117 pagine), ma prezioso che invita a guardare con occhi diversi il prossimo e ad avere maggiore cura dei nostri anziani, spesso incompresi e lasciati troppo soli.
Per dirla tutta confesso che alcune pagine del libro mi sono sembrate superflue, ma a ben pensarci anche ciò che appare superfluo, contribuisce a dare al lettore l’idea del grado di alienazione vissuto dal protagonista della cui vita non conosciamo null’altro se non lo spaccato proposto dall’autore.
“Mondo Cane” è disponibile anche su Amazon.
Buona lettura!
.
Ti potrebbe interessare anche: “Vincenzina ora lo sa” di Maria Rosaria Selo, edito da Rizzoli – Recensione