In un crescendo di tensione e suspense, Sergio Ruggiero Perrino con il romanzo distopico La Medusa Immortale, conduce il lettore in un immaginario spaventoso futuro in cui la presenza invasiva dei social arriva a condizionare persino le scelte politiche.
In La Medusa Immortale, edito da Delta 3 Edizioni, ultimo lavoro di Sergio Ruggiero Perrino, il protagonista, il senatore democratico James Aphra è alle prese con le prossime elezioni presidenziali. Un momento tutt’altro semplice per il senatore soprattutto a causa dei social network in grado di imbastire campagne fortemente denigratorie e diffamatorie contro alcuni candidati. Siamo nell’America del 2050 e a terrorizzare il senatore è un incubo ricorrente, quello di una medusa che lo stritola e lo uccide con i suoi tentacoli. Omicidi, sospetti, tradimenti, il lettore, pagina dopo pagina, viene catapultato in una nera e cupa distopia.
Di seguito la nostra intervista all’autore, Sergio Ruggiero Perrino.
Sergio Ruggiero Perrino: “Nel mio romanzo la Medusa ha ben tre significati”
- Come nasce il libro “La Medusa Immortale”? Qual è il significato della Medusa nel tuo racconto?
Grazie agli studi universitari ho potuto approfondire due temi che ricorrono nel mio noir: la politica e i mass media. Ricordo ancora un sociologo che ci fecero studiare ai tempi in cui ero uno studente di Scienze della Comunicazione, ovvero Jean Baudrillard, il quale già decenni fa parlava di “iperrealtà”. Per l’intellettuale francese, in quest’epoca tecnologica, non c’è più né finzione, né realtà, ma un’iperrealtà che le abolisce entrambe.
La Medusa nel mio romanzo ha tre significati: un social network (dal nome MadeUsa) che è in voga nel 2050, anno in cui si svolgono i fatti del noir. Un secondo significato è quello di natura prettamente scientifica, ovvero la Tuttitopsis nutricola, una medusa realmente esistente in natura, di piccole dimensioni, che una volta raggiunta la maturità sessuale dopo essersi riprodotta torna allo stato giovanile di polipo, quindi “non muore mai”, metafora delle informazioni e di tutto ciò che contiene la Rete. E infine, un terzo significato che non posso svelare per non spoilerare il finale del romanzo.
- Washington, D.C., anno 2050 – “Colleghi Senatori, in questi giorni difficili per il nostro Paese, rivolgo un appello a tutti voi, dalla maggioranza all’opposizione. La stasi del Governo, controllato e soggiogato dai media, può seriamente portare al collasso della nostra America, inoculando nella pubblica opinione il letale virus del disinteresse, dell’indifferenza, che genera pensieri distorti, come l’inutilità del voto e altre considerazioni tanto deleterie per la nostra cultura e il nostro stile di vita”. Questo è l’incipit del tuo romanzo: come mai hai scelto di ambientare il tuo romanzo in America, una realtà non solo geografica, ma anche politica, tanto diversa dalla nostra?
Sono nato negli anni Ottanta, gli anni di Ronald Reagan, del mito americano portato agli eccessi soprattutto nelle arti, quali il cinema o la musica rock e black music. Come tantissimi della mia generazione sono cresciuto con il “sogno americano” inculcatoci da una forte e pressante colonizzazione culturale e quindi penso che, mutatis mutandis, la realtà politica, culturale e sociale americana non sia poi così distante da quella italiana.
- Qual è il tuo rapporto con i media?
Oltre che scrittore sono un giornalista pubblicista e quindi da giornalista mi piace guardare, analizzare e commentare i fatti. Non sono un cieco ottimista, né tantomeno un luddista catastrofista, ma, occorre prenderne atto: anche se solo agli albori di una rivoluzione epocale, l’Intelligenza Artificiale ha già inciso e modificato le relazioni sociali e culturali, la politica, l’economica, la finanza.
- Qual è la tua Medusa? Cosa ti spaventa maggiormente?
Mi spaventano gli algoritmi che strutturano i social network e i motori di ricerca perché premiano la comfort zone dell’utente.
- Il tuo libro è uscito da pochi mesi. Quali sono stati i primi feedback? Come è stato accolto il tuo libro dal popolo dei lettori?
Molto bene. Qualche settimana fa, il noto critico letterario della Rai, Claudio Ciccarone, mi ha citato nel suo spazio sul TGR Campania su Rai 3 e pochi giorni fa RTL mi ha intervistato perché la redazione ha trovato interessante il mio thriller. Anche i lettori mi scrivono recensioni e pensieri positivi e di questo sono profondamente felice.
- La “Medusa Immortale” è il tuo secondo libro. Cosa stai scrivendo in questo momento? Quali sono i tuoi progetti futuri?
Il mio secondo libro è uscito a cinque anni di distanza da “La strategia dell’attesa”, romanzo esistenziale edito da Guida Editori. Attualmente sto rivedendo vecchi versi scritti negli anni e sto scrivendo nuove liriche, perché il mio terzo libro sarà una silloge di poesie.