Grande interesse e apprezzamento durante la presentazione del libro “In un mare senza blu” (edito da “I Dobloni del Covo della Ladra) di Francesco Paolo Oreste, avvenuta ieri presso il liceo Pitagora-Croce di Torre Annunziata
La presentazione ha avuto luogo ieri 15 marzo presso presso l’aula magna “Benito Capossela” del Liceo Statale “Pitagora-Croce” di Torre Annunziata.Alla preside del liceo, Dott.ssa Tiziana Savarese il compito di introdurre l’evento.
Oltre alla presenza dell’autore e dell’editore, quella del Dott.Pierpaolo Filippelli, procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.
Il dolore come straordinaria occasione narrativa
“Credo nella osmosi tra la giustizia e la letteratura” – ha detto Filiippelli – “In un mare senza blu” è un libro che aiuta a comprendere gli “oscuri grovigli del dolore”, richiamando dei versi di mio padre (il poeta e saggista Renato Filippelli), e il dolore è uno dei protagonisti di questo libro.Il dolore è una straordinaria occasione narrativa, un innesco per stimolare fantasia creativa. È un libro che dà una grande scossa, che aiuta a comprendere e spinge ad una maggiore umanità.”
Un mare senza blu, è soltanto un’acqua che non si può bere
“Giudicare è un atto di presunzione” – ha aggiunto Oreste – “Lo si fa sulla base di un crimine commesso senza conoscere troppo bene, senza approfondire, ciò che è avvenuto prima nelle vita di ogni protagonista, ciò che ha spinto a commettere il crimine. È spesso la solitudine il fulcro della disperazione, solitudine dovuta al ruolo educativo che dovrebbe avere la famiglia e che spesso viene a mancare in alcuni contesti.
Un mare senza blu, è soltanto un’acqua che non si può bere. È il blu a rendere mare la distesa d’acqua.”
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