Gentiluomo, Amico, Mentore. Ecco cosa hanno detto di Howard Kendall

La morte di Howard Kendall ha lasciato un vuoto nel cuore di milioni d’appasionati di calcio d’oltre manica. Ecco come l’hanno descritto tifosi, calciatori, colleghi, avversari e addetti ai lavori

C’è sempre amarezza quando muore una persona e la morte di Howard Kendall ha scosso il mondo del calcio in Inghilterra. Per molti, specialmente per i tifosi dei ‘Toffees’, Kendall era una leggenda come leggenda è quella squadra da lui costruita che negli anni ’80 ha vinto molto e ha fatto conoscere ed innamorare l’Everton in tutto il mondo.

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Ecco come lo ricordano tifosi, calciatori, colleghi, avversari e addetti ai lavori.

Andy Burnham (politico e tifoso dell’Everton)“Sto ancora tentando di svegliarmi da questa brutta notizia che lui, il miglior allenatore della nostra storia, il Grande Howard Kendall non c’è più. Grazie per le vittorie, Howard”.

Neville Southall (ex portiere Everton)“Un grande allenatore, ma di più, un Grande Uomo. Tutto quello che ho fatto e vinto è per causa sua. Gentiluomo, amico, mentore. Ci mancherà”.

Kevin Sheedy (ex centrocampista Everton)“Sicuramente un grande privilegio aver giocato sotto il più grande allenatore di successo che ha allenato l’Everton. Sono letteralmente devastato dalla notizia. Riposa in pace Capo”.

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Jamie Carragher (ex difensore Liverpool)“Riposa in pace Howard Kendall, il più grande allenatore che l’Everton ha mai avuto. Lui mi ricorda i momenti più belli della mia carriera, specialmente quelli della stagione 1984/85”.

Kenny Daglish (ex giocatore e allenatore Liverpool)È davvero una notizia triste la morte di Howard Kendall. Nutro grande rispetto per lui come giocatore, allenatore e persona. Carattere fantastico. Sicuramente la sua perdita si farà sentire. Una legenda”.

Paul Lake (ex giocatore Manchester City)“Una giornata triste. Howard Kendall era una persona intelligente e ispiratrice, che sapeva come mettere insieme gli uomini. La sua perdita si fara terribilmente sentire”.

Phil McNulty (Editore in capo del calcio alla BBC )“La memoria di Howard Kendall si espande da quel formidabile trio di centrocampo che tutti chiamavano ‘La Santa Trinità’ con Alan Ball e Colin Harvey che ha vinto il campionato nella stagione 1969/70 al suo periodo d’oro sulla panchina dell’Everton. È stato lui a costruire dal nulla l’Everton nel 1983, a farlo uno dei top club in Inghilterra e in Europa, vincendo coppe e campionati. Era ammirato e amato sia dai suoi tifosi che da quelli del Liverpool. Negli occhi dei tifosi dei ‘Toffees’ rimarrà per sempre il ricordo col quale viveva la partita al Goodison Park ogni sabato”.

Kevin Ratcliffe (ex difensore e capitano Everton)“Come allenatore Kendall era avanti ai suoi tempi e quello che ha raggiunto lo testimonia. Era all’Everton per vincere e ha vinto. I suoi metodi d’allenamento erano fantastici e il pre-campionato significava che noi non ci infortunavamo mai in allenamento. Andare ad allenarsi sotto di lui era un piacere, a noi piaceva allenarci. Se Howard fosse rimasto all’Everton, penso che il club avrebbe vinto di più e dominato anche negli anni ‘90”.


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