“L’ultimo ballo” di Palma Piscopo, intervista all’autrice


“L’ultimo ballo” di Palma Piscopo, edito da Pathos Edizioni, è un romanzo ricco di colpi di scena. Alternando momenti di grande tensione a scene più riflessive, l’autrice riesce a tenere i lettori con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Inoltre, il romanzo offre anche diversi spunti di riflessione sulla natura umana e sui segreti che ognuno di noi custodisce, mettendo in luce come questi possano influenzare le nostre vite e le nostre scelte.

Palma Piscopo: “Le istituzioni hanno un ruolo determinante nell’educazione della fascia più debole della società. Siamo tutti educatori.”

  • Com’è nata l’idea di scrivere questo libro?

L’idea è nata improvvisamente durante un pomeriggio d’estate, in completo relax. Sin dal primo momento ho avuto ben chiara in mente l’identità che avrei dato ai due personaggi principali. Non so spiegarne il motivo, ma ti assicuro che è andata così.

  • È Gianni De Paoli a raccontarci la storia di Giovannino. Chi è Gianni De Paoli? Come nasce questo personaggio?

I miei personaggi sono frutto di fantasia, senza riferimento alcuno a situazioni reali. Mi piaceva far raccontare a un giovane giornalista la storia di un anziano, in un confronto generazionale, creando un’interazione tra i due su aspetti peculiari della vita e della società.

“Quell’estate ci vedemmo tutti i giorni. Oramai eravamo più che semplici conoscenti, stavamo diventando amici. Mi ritrovai a parlare con lui della mia vita privata, gli dissi che anche io vivevo da solo, che ero disordinato, che non ero mai stato sposato e non avevo figli. Il mio lavoro mi teneva occupato per l’intera giornata e non mi permetteva di annoiarmi e di pensare alla solitudine.”

  • Il giallo è uno dei generi più letti e i lettori di gialli sono tra i più esigenti. Quali difficoltà hai incontrato nella stesura della storia che racconti con “L’ultimo ballo”?

Nella stesura di un giallo, il problema principale è creare un intreccio atto a suscitare la curiosità di chi legge. La difficoltà consiste nel far crescere nel lettore il desiderio di scoprire il finale che non deve essere per nulla scontato.

  • “L’ultimo ballo” è anche un’occasione per riflettere su varie tematiche sociali ed in particolare sui conflitti generazionali. Qual è il tuo parere a tal proposito?

Da ex insegnante ho molto a cuore le problematiche giovanili. Credo che i giovani siano stati, per motivi anagrafici, sempre in conflitto con gli adulti e gli anziani, ma penso anche che la generazione matura sia responsabile delle azioni che si compiono in gioventù. Le istituzioni come la famiglia e la scuola, nonché la politica, hanno un ruolo determinante nell’educazione della fascia più debole della società. Siamo tutti educatori.

“Nel momento storico in cui viviamo il libro e il telefonino sono entrambi insostituibili ma, mentre il secondo non ha bisogno di pubblicità o di argomentazioni varie per il suo utilizzo, essendo entrato indissolubilmente nel nostro DNA, al libro serve, invece, una forte raccomandazione per renderlo interessante.”

  •  “L’ultimo ballo” segna il tuo esordio letterario. Cosa hai provato quando ha tenuto per la prima volta in mano il tuo libro, la tua storia pubblicata?

L’emozione più forte che provo è quando i lettori mi scrivono e mi mandano la foto del mio libro che magari stanno leggendo in quel momento. Sono felice quando mi scrivono che sono riuscita ad incuriosirli tanto da spingerli ad affrettarsi a leggere per conoscere il finale. I complimenti sono sempre bene accetti. La prima volta che ho sfogliato il libro, il “mio libro”, stentavo a crederci. Vedere il proprio nome su una copertina è molto gratificante, osservare “L’ultimo ballo” sullo scaffale di una libreria, o meglio, in vetrina, non ha eguali.

  • Tempo di vacanze, tempo di letture al mare. Cosa legge Palma Piscopo?

Mi piacciono i romanzi con trame interessanti che, pur non essendo gialli, tengono il lettore incollato al libro. Amo gli scrittori giapponesi e mi intrigano i libri del francese Michel Bussy. Spero di portare a termine un classico, molto corposo, di Victor Hugo che ho tralasciato per dare la precedenza alle opere che scopro, a mano a mano, nelle varie presentazioni.

  • Stai già scrivendo nuove storie?

Ho già due romanzi pronti e dei racconti. Devo decidere a cosa dare la precedenza

Palma Piscopo

L’ULTIMO BALLO di Palma Piscopo. SINOSSI: Giovannino Palumbo è un uomo anziano, dolce, gentile e intelligente. Gianni De Paoli è un giovane giornalista e scrittore impegnato. Entrambi vivono da soli. Il caso vuole che i due si incontrino e incomincino a frequentarsi. La loro conoscenza sta diventando una bella amicizia e nel loro discorrere, quasi quotidiano, Gianni scopre che il Palumbo è un signore colto con cui si può affrontare qualsiasi argomento. Il loro legame, però, è interrotto dalla morte violenta di Giovannino che viene trovato, impiccato, nella sua abitazione. Gianni non accetta la tesi del suicidio e quando viene ritrovato, nel fiume, un altro cadavere, stavolta di una donna, è deciso a saperne di più e collabora col commissario Raimondi, incaricato delle indagini. Da esse emergono fatti e personaggi interessanti e intriganti che ruotano attorno alla figura di Giovannino e il tutto si conclude in maniera assolutamente imprevedibile.

“L’ultimo ballo” è disponibile anche su Amazon. Consigliato a chi ama le storie ricche di mistero e suspense.

 

 

 

 

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