Quando il gruppo del “Libanese” inizia a prendere potere su Roma, il Terribile il vecchio capo chiede un meeting con le nuove leve. Il Terribile insieme ai Fratelli Gemito e Libanese insieme a Dandi e Freddo. Il “Puma” modera l’incontro come garante delle due parti per trovare un accordo.
“Chi nun more s’arivede. Come sta ‘amico tuo? Com’è che se chiama? Er Sorcio.” Con queste parole “Il terribile” inizia l’incontro con il gruppo del Libanese
Libanese: Nun so’ venuto qua’ pe’ chiacchera’. So’ venuto pe’ tratta’.
Il Terribile: Ah. E allora trattamo. Che me proponi?
Libanese: Un accordo, pe’ nun dasse fastidio.
Il Terribile: E sarebbe a dì?
Libanese: Sarebbe a dì che Centocelle nun la toccamo, rimane robba tua.
Il Terribile (ride): A me me pare ‘n po’ n’accordo der c.! Centocelle è già mia! Ve sete presi tutta Roma, a me m’avete lasciato le briciole! E te dovrei dì grazie?! A Libane’!
Puma: A Teri’, annamo, daje! Così nun risolvemo ‘n c…!
Freddo: Ma ‘nfatti, si nun te sta bene perché nun c’a fai te ‘na proposta?
Il Terribile: V’a faccio ‘na proposta! Vojo ‘na fetta d’a torta!
Libanese: Dieci per cento!
Il Terribile: Er trenta per cento ar prossimo carico! Er venticinque dar successivo, più tutta Centocelle, che è già mia!
Libanese: Ce sto!
Il Terribile: Guarda che l’accordi se chiudono co’ ‘na stretta de mano, a Libane’
Alla fine arriverà questa sorte di pace e di nuovo inizio ma in realtà sarà la classica melina per entrambi per guadagnare tempo. Roma non può ospitare due leader e la guerra o se preferite il regolamento dei conti tra la vecchia e nuova guardia è appena iniziata e sappiamo tutti che sarà Libano a trionfare sul gruppo del suo grande nemico e rivale.