Verstappen vince il GP del Qatar, ma tutto passa in secondo piano con Ferrari e McLaren che rimandano la vittoria del titolo costruttori all’ultima battaglia, quella di Abu Dhabi con i due team distanti solamente ventuno punti. Secondo Leclerc e terzo Piastri, mentre Norris scivola in decima posizione a causa di una penalità.
È stato certamente un Gran Premio in cui è stato molto difficile annoiarsi, con tanti colpi di scena, qualche errore del direttore di gara e poi incidenti e penalità. Con molta sorpresa le gomme medie hanno lavorato meglio di quanto ci si aspettasse, aumentando lo stint per poi passare alle hard. Ciò che però ci si chiede è, come mai la direzione gara non ha inviato la Safety Car quando lo specchietto della vettura di Albon si stacca sul rettilineo e rimane lì finché non viene preso in pieno e si distrugge in mille pezzi, con conseguente foratura di Sainz ed Hamilton?
In regime di Safety Car Norris non rispetta la bandiera gialla e viene penalizzato pesantemente, ne approfitta Leclerc per posizionarsi in seconda posizione, seguito da Piastri, mentre l’altra rossa di Sainz finisce la gara in sesta posizione. Tutto rimandato ad Abu Dhabi per assegnare il titolo di campione del mondo costruttori e, per la Ferrari, servirà una grandissima impresa.