Il Palazzo di Cleopatra, centro del potere e scrigno di cultura


Una donna la cui fama è rimasta per secoli costretta in un’idea stereotipata e ferma della “seduttrice senza scrupoli”, una “Regina”, una maga capace di filtri e veleni: una strega incantatrice; colei che è stata capace di distogliere dalla “retta via”, i due Romani più importanti e gloriosi dell’impero: un tal “Giulio Cesare” ed il suo Generale ”Marco Antonio”.

La storia ha confermato, però, che, in realtà, fu molto più di una tra le tante ammaliatrici che il tempo ci ha proposto; Cleopatra VII, il nome che, per discendenza diretta, acquisì dall’unica sorella legittima di Alessandro Magno. L’ultima grande “Regina d’Egitto che con la sua morte pose fine al regno greco dei Tolomei e favorì l’ingresso dei romani nella sua terra, dominio  che si protrasse fino all’arrivo degli arabi.

A dodici anni fu già sposa dell’insignificante fratello tredicenne Tolomeo XIII, e conservare il trono fu, per lei, impresa assai difficile; infatti fu costretta a continui spargimenti di sangue, e alla costante lotta contro la sorella Arsinoe, una faccenda normalissima per tempi in cui gli eredi al trono venivano cresciuti senza sviluppare nessun legame affettivo: il nemico più pericoloso era sempre dentro casa.

Alessandria d’ Egitto, gennaio 2000 – Finalmente dopo quasi un decennio di ricerche, è stata localizzata, sul lato orientale del porto l’Isola di Anti Rhodos, un piccolo fazzoletto di terra (posto proprio di fronte la capitale) che, emergendo dalle acque, ospitò il “Palazzo di Cleopatra”, fino al trecento d.C. per poi sprofondare a causa di un susseguirsi di catastrofi naturali; maremoti e terremoti, infatti, ne causarono l’inabissamento, preservandone i ricchi edifici ed i loro tesori.

La scomparsa dell’isola, dunque del palazzo in cui Cleopatra incontrò Giulio Cesare, Marco Antonio e infine Ottaviano, (personaggi che “fecero” il mondo antico), incuriosì, per importanza, anche gli storici del tempo, tra questi Strabone che descrisse minuziosamente “Anti Rhodos”, ubicandola ad est dell’ ingresso del porto, con il maestoso palazzo della regina che annunciava la città di Alessandria.

E’ , dunque, grazie a queste prime e precise indicazioni che il da farsi sul campo ha già avuto una corretta impostazione, ben delineando una ricostruzione topografica corretta della zona; inoltre l’utilizzo di una sonda magnetica ha confermato le notizie dell’antico storico; tra i primi rinvenimenti, una testa di marmo di gusto assolutamente greco, due sfingi e la statua di una regina vestita da Dea Iside che tiene in braccio Osiride (forse la riproduzione della stessa Cleopatra).

Le rovine di questo palazzo sommerso sono la combinazione meravigliosa dei due stili, quello tolemaico e quello ellenistico; uno schema rettangolare ospita giardini, cortili, ed una sala del trono oltre la quale gli imponenti colonnati e peristili restano quale testimonianza di un’ architettura sontuosa e sofisticata posta in maniera perfettamente scenografica da risultare la giusta connessione tra potere terrestre e marittimo.

Anti Rhodos è stata uno dei nodi strategici e commerciali più importanti dell’ antichità, un vero e proprio crocevia di civiltà, anello di giunzione tra Egitto e mondo greco-romano.

Il Palazzo di Cleopatra, allora, non solo centro del potere ma scrigno di cultura, teatro di alleanze e intrighi fondamentali per la storia successiva.

La conservazione diventa a questo punto elemento chiave: il consolidamento, sott’acqua, avviene attraverso l’introduzione di microrganismi atti a stabilizzare l’erosione delle strutture in pietra, mentre materiali sintetici sono usati per stabilizzare manufatti.

Inoltre, l’innalzamento del livello del mare, l’acidificazione delle acque, l’aumento delle tempeste marine sono tutti effetti del cambiamento climatico che, in questo modo, rappresenta una minaccia seria e crescente

 

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