La Madonna delle dodici stelle, l’Immacolata Concezione è una festività molto sentita a Castellammare di Stabia. Come la storia del popolo Stabiese recita, i devoti daranno vita in ogni rione al tradizionale appuntamento di “ Fratielle e surelle ”, ossia un momento di grande raccoglimento da parte dei fedeli.
– La tradizione-
Ogni anno, dal 26 novembre fino all’8 dicembre, in alcuni rioni, verso le prime ore del mattino si sente riecheggiare il famoso canto di Fratielle e Surelle, in onore dell’Immacolata Concezione.
Si racconta che questa tradizione sia nata dal voto di un pescatore che, incappato in mare in una furiosa tempesta, promise alla Vergine Immacolata che se gli avesse salvato la vita, le avrebbe dedicato ogni anno una Novena che, come dice la parola stessa, consiste in nove giorni di dedizione alla Vergine (ma c’è chi oggi ne fa dodici).
I giorni dedicati alla Novena vengono chiamati stelle. Il cantore, infatti, per tutti i giorni che precedono l’8 dicembre, annuncia nel canto a che stella si trova.
Il canto fa esattamente così:
« “Fratielle e surelle,
‘o Rusario ‘a Madonna! ogge è ‘a primma stella d’ ‘a Madonna!” »
L’8 dicembre, invece, canta così:
« “Fratielle e surelle,
‘o Rusario ‘a Madonna! Ogge è ‘o nommo bello d’ ‘a Madonna!” »
La notte dell’Immacolata
Ogni anno, la sera del 7 dicembre, il giorno prima della festa dell’Immacolata Concezione, in tutti i quartieri della città vengono accessi dei grossi falò in onore della Vergine, chiamati appunto Falò dell’Immacolata. Secondo la tradizione, durante questa notte, alcuni pescatori si trovarono nel mezzo di una tempesta, ma riuscirono a raggiungere la terraferma grazie alla presenza di fuochi che segnalavano la costa. Inoltre solo per questa ricorrenza viene aperta la piccola Chiesa dell’Immacolata Concezione.