Consumer Electronics Show: alte le aspettative per il tradizionale evento tecnologico di Las Vegas
Quello del Consumer Electronics Show è un appuntamento ormai imprescindibile per i tech addicted. La fiera di Las Vegas si è costruita negli anni, e giustamente, il prestigio di vetrina preferita dagli sviluppatori, ma anche dal pubblico, che ha così la possibilità di provare in anteprima alcuni dei gadget più desiderabili e desiderati. Di anno in anno i prodotti presentati, tra quelli realizzati e quelli ancora ai nastri di partenza (o in crowdfunding) ed ecco che diviene difficile stilare una lista precisa delle aspetative anche se, guardando le carte in tavola, pare che anche quest’anno le tematiche saranno quasi del tutto sovrapponibili alla precedente edizione, lasciandoci però un buon margine per delle aspettative su quella che, si spera, è l’evoluzione in certi campi ancora “acerbi”.
All’avvio questo mercoledì, il Consumer Electronics Show 2016 promette dunque faville, come del resto le aveva promesse, e senza deludere le aspettative, lo scorso anno. In cima ai most wanted di quest’anno di sicuro, ed ancora una volta, la realtà virtuale, un pallino che si è insidiato nella mente dei consumatori (e non solo) ormai da diversi anni, e che con l’arrivo dei primi dispositivi da parte di alcuni grandi produttori hardware (Samsung e Sony in testa) ha fatto crescere in modo esponenziale le aspettative dei consumatori, specialmente di quelli console. In realtà, già lo scorso anno i visori più disparati avevano avuto il loro cospicuo spazio all’interno della fiera, ma quest’anno si spera che un problema ancestrale di questo tipo di strumenti sia finalmente arginato. La realtà virtuale non gode, infatti, di contenuti ad hoc che non si limitino alla semplice esperienza visiva e quella che è la loro integrazione ottimale, ossia il videogaming, non pare essersi ancora sublimata. Con l’arrivo di alcuni produttori hardware palesemente orientati al mercato del videogame, e con l’integrazione di alcune tecnologie sviluppate nell’ultimo anno (come ad esempio i bellissimi video a 360° inaugurati da Youtube e Facebook), si spera che il pallino dei contenuti venga finalmente risolto, e che la corsa alla costruzione hardware si arresti per fare spazio al software… o per lo meno a dei software che valgano la spesa, non economica, di tali visori.
Con l’arrivo in campo di Sony, di Razer ma anche di Google con il suo economico e straordinario “Cardboard”, si spera dunque che la mancanza di contenuti sia arginata e che, di conseguenza, tali visori siano anche resi disponibili per il pubblico, che ad oggi ha potuto portarsi a casa solo la versione “da sviluppatori” di Oculus Rift.
Ma non solo, pallini ormai consolidati come il wereable e i ridables (i mezzi di locomozione elettrici a una o due ruote) che già avevano detto la loro lo scorso anno, torneranno di sicuro tra i favoriti della fiera. I secondi, in particolare, hanno vissuto un anno particolarmente florido in America e ci si aspetta che, a breve, avranno la loro attenzione anche nel vecchio continente dove sono, per diversi motivi, snobbati dai più. Anche le automobili avranno di sicuro da dire la loro, grazie agli sforzi di molte case automobilistiche che, già da qualche anno, stanno utilizzando la vetrina di Las Vegas per promozionare i progetti futuribili a quattro ruote. Sullo stesso trend va poi ad affacciarsi anche il campo dell’internet of things che trova il suo ideale nel campo della “domotica”, ossia il connubio tra la tecnologia smart e quella di tutti i giorni, come frigoriferi, lavatrici e quant’altro possa essere partecipe della rivoluzione smart delle case del futuro, che vedranno, nell’idea di tanti sviluppatori, una connessione tra persone e case. LG, ad esempio, ha già annunciato di essere al lavoro su di un sistema domestico che permetta di coordinare, collegare e comandare i più diversi dispositivi casalinghi. Altre realtà, invece, si stanno concentrando sull’integrazione di automi all’interno delle abitazioni, cosicché compiti specifici (come ad esempio la cucina) possano essere programmati ed assegnati a robot o simili.
Il Consumer Electronics Show 2016, insomma, promette di raccogliere, come da tradizione, il meglio delle idee e dei maker in giro per il mondo e di metterli sotto l’attenzione di ogni fetta di pubblico, sia business che consumer. Che poi queste novità siano effettivamente a portata di mano (e portafogli) è presto per dirlo.