Man City-Everton: La fine di un sogno per l’Everton


La semifinale di ritorno Man City – Everton si è conclusa con il risultato di 3-1, che manda i Citizens in finale nonostante la sconfitta per 2-1 nell’andata al Goodison Park

È una prima frazione di gara a due facce per i Toffees che, dopo un inizio in cui la squadra è troppo schiacciata e subisce gli attacchi dei padroni di casa, giocano una seconda parte dei primi 45 minuti molto ordinati e fatti di belle ripartenze. I Citizens però, nel momento di massimo predominio, subiscono il gol: Barkley prende palla a centrocampo, arriva al limite dell’area e scarica un gran tiro rasoterra che si va ad insaccare alle spalle di Joe Hart.
Dopo il gol, però, l’Everton torna ad avere un baricentro basso (troppo) che spinge il Man City in avanti, e che va vicino al gol quando un tiro di Aguero va a sbattere contro il palo interno e sulla ribattuta di Touré Robles manda la palla in angolo. Il gol però è nell’aria, e pochi istanti dopo arriva: Fernandinho con un tiro deviato (che spiazza il portiere) fa 1-1. L’Everton finisce in crescendo il primo tempo ma non riesce a creare grandi occasioni da segnalare.

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Il secondo tempo è letteralmente al cardiopalma. Dopo pochi istanti dal nuovo fischio d’inizio, Deulofeu in 1 vs 1 con Hart non riesce ad angolare abbastanza la palla, che viene mandata da Hart in angolo.
L’Everton, dopo questa immensa occasione, torna a difendersi eccessivamente ed il Man City, insieme all’arbitro Atkinsoj (che novità eh!) colpiscono: Sterling salta Stones e esce dal campo in compagnia della palla, Atkinson non se ne accorge (…) e a seguito del cross basso dell’ex Liverpool, è De Bruyne a mandare la palla in rete. Pochi minuti dopo i Citizens trovano addirittura il 3-1, grazie ad Aguero -forse in fuorigioco- che su un cross dalla trequarti di De Bruyne manda la palla in rete.

 

Di qui in poi è solo Everton, che però nonostante un grande possesso ed uno spirito combattivo crea pochissimo, se non un occasione con il neo entrato Kone, e la partita si conclude così sul 3-1, che fa svanire tutti i sogni di gloria dei Toffees.

Altra delusione stagionale quindi per gli uomini di Martinez, per l’ennesima volta tra l’altro a causa di sviste arbitrali (vedi 3-3 con il Chelsea…) ed ancora una volta con Atkinson. Ma questo non vuol dire che questa sconfitta sia solo colpa degli arbitri sia chiaro, però qualche volta potrebbe anche andarci meglio con i direttori di gara…

Man City-Everton 3-1, Tabellino e Pagelle

EVERTON (4-2-3-1): Robles 6.5; Stones 5.5 (77° Coleman s.v.), Jagielka 6, Funes Mori 7, Baines 5.5; Barry 6.5, Cleverley 6; Deulofeu 6.5 (60° Kone 6), Barkley 6+, Osman 5 (60° McCarthy 6); Lukaku 6.
Allenatore: Martinez 6

Per i Toffees, il migliore in campo è stato Funes Mori: è lui l’anima della squadra. Trascina i compagni con la sua grinta e la sua voglia di spaccare tutto. Purtroppo oggi non è bastata. Buona prova anche di Barry, Deulofeu e Barkley, che non è autore di una grandissima prestazione ma è stato anche l’autore del gol che poteva portare la qualificazione all’Everton.

Il peggiore per gli ospiti è stato Osman. Non è la prima volta che il Leone mostra i suoi limiti fisici, ma forse questo non è solo a causa dell’età o degli acciacchi. Questa prestazione potrebbe forse essere causa dello scarso impiego, con conseguente mancanza di ritmo partita? Da rivedere anche Baines e Stones.

MAN CITY (4-2-3-1): Caballero 6.5; Zabaleta 5.5, Otamendi 6.5, Demichelis 5.5, Clichy 6; Fernandinho 6.5, Delph 5 (45° Navas 6); Silva 5.5 (80° Fernando s.v.), Touré 5.5 (66° De Bruyne 7), Sterling 7; Aguero 7.
Allenatore: Pellegrini 7

Il premio di migliore in campo del Man City lo merita De Bruyne, che nel giro di pochissimi minuti, dall’entrata al 66° all’uscita al 90°, fa ammattire la difesa dell’Everton, essendo decisivo grazie al gol del 2-1 ed all’assist del definitivo 3-1. Buonissime prestazioni anche di Aguero e Sterling.

Male invece Delph, uscito a fine primo tempo è sostituito da un ben più incisivo Navas, e Yaya Touré, la cui uscita è coincisa con l’inizio delle fortune del Man City.

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