L’editoriale dei “bianchi”: la Pro Vercelli che vorrei…

LA STORIA…
Ventotto anni fa, il 18 settembre 1988, per il campionato di serie C2, la Pro Vercelli scendeva in campo al Robbiano per ospitare, il Sorso, squadra proveniente dall’omonimo comune sardo in provincia di Sassari, vi domanderete tutti qual è il legame con questa partita: erano appunto ventotto anni che a Vercelli le bianche casacche non andavano in rete per cinque volte!

SI GIOCA…MA QUANDO?
il risveglio di Vercelli e’ al quanto mai inusuale per il mese di Marzo, la citta’ si risveglia coperta da una coltre bianca, che ricorda forse non a caso i colori sociali della sua squadra, questa inaspettata neve tiene in tensione i tifosi riguardo al disputarsi o meno della partita, nel primo pomeriggio arriva il comunicato ufficiale, la partita si giocherà in giornata, ma non come previsto alle 15:00. Solo poche ore dopo verrà comunicato che in seguito alla riunione del comitato organizzativo la partita si sarebbe giocata alle ore 17:00.


LA PARTITA

LA PRO CHE NON VORREI… è quella che fin dall’inizio si chiude in difesa e si fa mettere sotto dagli avversari, in questo modo infatti i leoni agiscono durante i primi minuti di gara, il Pescara ha cosi’ campo libero per impostare il proprio gioco, al 24’ ci pensa un super Mirko Pigliacelli a sventare il pericolo con una grande parata sull’occasione creata dal colpo di testa di Benali, tre minuti dopo sono di nuovo gli abruzzesi a rendersi pericolosi, Caprari con un tiro ad incrociare sfiora il palo.

LA PRO CHE VORREI… è quella che impiega un po’ a carburare , ma che quando entra in partita non da scampo a nessuno , nemmeno alla terza in classifica, ad accendere il “Piola” ci pensa Momo Coly che con un colpo di testa, su una palla pennellata dal solito Carlo Mammarella, insacca per il gol dell’uno a zero; nemmeno il tempo di realizzare che si sei proprio tu ad essere in vantaggio e non chi fino ad allora l’aveva probabilmente meritato, che sempre Mammarella la mette in mezzo dove arriva Dominique Malonga che la spinge verso la porta avversaria, Fiorillo respinge come riesce, ma è impotente davanti al secondo tocco dello stesso giocatore francese, due a zero per la Pro Vercelli, stadio che esplode in una gioia irrefrenabile! Pochi istanti dopo il Pescara si complica la vita, e per via di un fallo commesso da Zampano rimane in dieci!
Le due squadre scendono negli spogliatoi con questo parziale, i tifosi bianchi, memori dell’ultima partita in casa con l’Entella non sono tuttavia sicuri, e pochi minuti dopo il calcio d’inizio della seconda frazione ci pensa Torreira a far tremare i cuori dei tifosi vercellesi, su cross di Caprari, l’attaccante uruguaiano insacca di testa!
Si riparte dunque da questo risultato, i tifosi vercellesi spingono i leoni, che al 10’, con un colpo da fuori di Manuel Scavone si portano sul tre ad uno: l’esultanza del centrocampista è liberatoria, cosi come quella di tutto lo stadio, era tanto, troppo tempo, che non si vedevano i leoni correre sotto la ovest per abbracciare i tifosi!
Poco dopo la ripresa del gioco, grazie ad un regalo di un difensore Pescarese, Giacomo Beretta, recupera la palla, e a tu per tu con l’estremo difensore bianco-azzurro insacca, quattro ad uno!
A far scendere tutti con la testa per terra ci pensa però Benali , che con un destro accorcia le distanze portando il risultato sul 4-2!
Ma la Pro che vorrei è quella che non si arrende mai, neanche al 36’ del secondo tempo quando Scavone in seguito ad un corner si ritrova la palla tra i piedi ed insacca! 5 a 2!
La Pro che vorrei è quella di oggi, quella che non si ferma davanti agli ostacoli, quella che non si fa rimontare sul 2-0, la Pro che vorrei è quella che riesce a riempire una curva ovest non solo a causa della neve! La Pro che vorrei è quella che ho visto negli occhi dei leoni in campo oggi, così come in quelli dei tifosi, la Pro che vorrei è quella che ci fa soffrire ma proprio per questo si fa amare!
QUESTA E’ LA PRO CHE VORREI…

 

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