Presentazione ufficiale dell’ex c.t dell’Italia al Chelsea
Neanche il tempo di riposare dopo la bella prestazione all’Europeo ed è subito Premier League per il tecnico italiano. È iniziata dunque l’avventura londinese per Antonio Conte in un inglese ancora level B1 ma con ampi margini di miglioramento. Tra sorrisi e l’emozione del primo appuntamento con i cronisti britannici, a cui ha lasciato il compito di etichettarlo con un nickname – tipico da queste latitudini- il mister non si è lanciato in inutili proclami o promesse eclatanti ma ha semplicemente delineato quello che sarà il suo progetto basato su una mirata preparazione atletica, gestendo al meglio le risorse curando l’aspetto mentale e senza uno schema fisso. Infatti, a chi gli chiede se userà un modulo a tre in difesa lui risponde: «Di solito quando arrivo in un club cerco di trovare le giuste posizioni per i giocatori e quando ero in Italia mi piaceva dire che l’allenatore è come un sarto. Deve cucire il miglior vestito con la stoffa a disposizione, quindi in base alle caratteristiche dei giocatori deciderò. Ho già cambiato sistema di gioco in corso nella mia carriera. Ma tre o quattro difensori non è importante, l’importante è lo spirito».
Quest’anno la Premier sarà veramente ancora più accattivante con gli oltre ottanta titoli degli allenatori che siederanno in panchina, tra cui il nostro Conte che non ha paura di competere contro Guardiola, Mourinho e Klopp. Anzi, lo ritiene quasi uno stimolo in più per far meglio in un campionato che si prospetta spettacolare sotto tutti i punti di vista. Ricordiamo che Conte alla prima stagione alla Juventus conquistò subito il titolo di campione d’Italia costruendo dalle fondamenta la squadra bianconera reduce da due annate disastrose. Dunque dopo il decimo posto dell’anno scorso è giunto il momento di portare il Chelsea ai vertici del calcio mondiale aspettando i top players con i rubli dello zar Abramovich.