INTER-SUNING: CHE SUCCEDE? di Amedeo Ceci.
Alle 19 di ieri il calciomercato cinese ha chiuso i battenti e l’Inter ha visto sfumare la pista Joao Mario. Navigando sui social si nota un grande malcontento da parte dei tifosi di fede interista convinti di essere nuovamente finiti in mano a chiacchieroni e gente che non vuole il bene della loro squadra. Fantasia o nuda verita’? Ecco questa paura, ampiamente comprensibile nei tifosi di fede interista, è una semplice fantasia specie per chi non conosce o non ha la benché minima idea del patrimonio e della forza economica che ha il gruppo Suning. Il brand, è il 14esimo più ricco del mondo, con un fatturato di 14 mld l’anno. Cifre da capogiro, specie se parliamo di brand e non, come nel caso di City e PSG, del patrimonio personale degli sceicchi. Suning ha un patrimonio immenso, sarà una risorsa per l’Inter, per il calcio italiano che finalmente potrà richiamare a se grandi nomi, e anche per il calcio mondiale. La domanda che si stanno ponendo i tifosi dell’Inter è questa: perché, se come dichiarato da Zhang Jindong, spendere 500 mln per i debiti è come spenderne 50 non si sono spesi 60 mln per Joao Mario? Le risposte sono due. La prima sta nel fatto che l’Inter è convinta di poter chiudere intorno ai 40-45 mln motivo per cui non si è arrivato alla cifra della clausola. La seconda ha sempre la solita risposta: FIFA FINANCIAL FAIR PLAY ovvero: fair play finanziario. Far arrivare Joao Mario all’inter via Jiangsu era la soluzione per non far gravare una spesa esorbitante sul bilancio nerazzurro che si trova già molto in difficoltà. Almeno per quest’anno, poi, sperando in risposte positive da parte dell’UEFA, si potrà nuovamente operare con maggior disinvoltura. Suning i soldi li ha, e sta operando per il bene dell’Inter, non molla Joao Mario anche se sa che ora sarà più difficile rispetto a prima, ma vuole regalare un grande colpo ad una tifoseria che merita ben altri palcoscenici rispetto ad una trasferta a Baku o magari in Romania. Aspettiamo e vedremo, Suning è appena sbarcato ed ha intenzioni serie, anzi serissime.