Rio 2016 – Judo, azzurri immensi, Odette Giuffrida argento, Fabio Basile Campione Olimpico!


Giornata storica per il judo e lo sport italiano, Odette sfiora l’impresa, Fabio conquista il 200° oro azzurro ai Giochi Olimpici

Difficile trovare parole per descrivere quello che è successo nella giornata di oggi, domenica 7 agosto 2016, ma ci proviamo. Odette Giuffrida (52 kg) e Fabio Basile (66kg), due giovani sbarazzini classe ’94 alla prima Olimpiade, hanno dettato legge nella competizione più importante di tutte. Argento per lei, tenace e intelligente, oro per lui, spavaldo ed emozionante.
Evidentemente hanno deciso di percorrere il cammino insieme, fin dai tempi delle giovanili. Nel 2010 furono proprio loro due a rappresentare l’Italia agli Youth Olympic Games, solo un anticipazione di quello che è il loro presente e che siamo convinti sarà il loro futuro. Oggi, insieme, sono grandi tra i grandi. E poco importa se il percorso della Giuffrida, pronta prima mentalmente, è stato più spedito di quello di Basile, talento purissimo non sempre supportato dalla testa e maturato tantissimo nell’ultimo periodo, tanto che è solo negli ultimi mesi che ha ottenuto il pass olimpico.

La gara
Comincia Basile, che ai 16esimi di finale è opposto al tedesco Seidl. L’impatto è ottimo, con una prima fase di studio e poi il lampo: splendido ippon di sode tsurikomi goshi e accesso agli ottavi guadagnato.
Al secondo turno il livello dell’avversario sale (l’azero Shikalizada è il n. 8 al mondo) ma la sostanza non cambia. Due minuti di studio con uno shido per parte e poi l’accelerata a metà incontro: prima waza-ari di kata guruma, poi, visto che sull’altro tatami è salita la Giuffrida, decide di stringere i tempi e a terra strangola l’avversario.
Neanche il tempo di esultare e, come detto, c’è da fare il tifo per Ody. Ancora una volta è Italia-Germania e ancora una volta abbiamo la meglio noi. Forse non un incontro entusiasmante quello che l’atleta romana disputa con la tedesca Kraeh, ma combattuto con grande lucidità. A metà tempo arriva lo yuko che le permette di gestire il finale sfruttando le sanzioni a disposizione.
Quarti di finale, si scala il tabellone e il livello si alza ulteriormente, anche se tra gli uomini già ci sono vittime illustri: fuori le teste di serie Zantaraia (UKR) e Puliaev (RUS), il georgiano Margvelashvili e l’israeliano Pollack, eliminato dal rappresentante dello Zambia Mathews Punza, che nel ranking IJF occupa appena la centodiciottesima casella.
Ad attendere Basile c’è il mongolo Davaadorj, n.2 del tabellone, ed è proprio in uno degli incontri più proibitivi che Fabio regala lo spettacolo più grande. Pronti-via e dopo soli 20” è già waza-ari, poi dopo aver controllato al meglio il tentativo di recupero dell’avversario, serve la specialità della casa: de-ashi-barai, secondo waza-ari e si vola in semifinale, dove a sorpresa arriva il giovane sloveno Gomboc, bravo a far fuori Margvelashvili al primo turno e a sfruttare le defezioni di Pollack e Puliaev.
Come in occasione degli ottavi, finisce Basile e subito comincia Giuffrida. L’avversaria è la testa di serie n. 1, la rumena Chitu, avversaria temibile ma a cui Odette ha già saputo far male. E così è anche stavolta. Forse ispirata dal compagno di squadra, anche lei parte forte ed estrae la spazzata dal repertorio: yuko. Poi controlla e conquista la semifinale con la cinese Ma, che a sua volta ha sconfitto la testa di serie e idola di casa Erika Miranda, poi 5°.
Le semifinali sono tensione pura. Lo spettacolo è poco ma i nostri ragazzi, pur giovanissimi, gestiscono i rispettivi incontri alla perfezione e grazie agli shido (uno Giuffrida, due Basile) conquistano un incredibile doppio accesso in finale.

 

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Nel match per l’oro Odette se la vede con la kosovara Kelmendi, grande favorita per la vittoria finale. L’incontro comincia nel peggiore dei modi, con lo yuko marcato dall’avversaria. Inizia allora il disperato tentativo di rimonta da parte dell’azzurra, che s’infrange contro l’esperienza della Kelmendi, che gestisce il vantaggio prendendosi soltanto una sanzione. Odette Giuffrida è medaglia d’argento, un risultato fantastico per una quasi 22enne alla prima partecipazione olimpica, ma chi la conosce sa che tra un sorriso e l’altro la mente della testarda romana starà già volando verso Tokyo.
C’è giusto il tempo per un pizzico di rammarico, ma ecco che è presto il turno di Basile. L’avversario, il sudcoreano An Baul, n.1 del tabellone, è in grande forma e arriva in finale superando brillantemente uno dei grandi favoriti, il giapponese Ebinuma, ma oggi contro l’atleta cresciuto nell’Akiyama Settimo non ce n’è per nessuno. L’incontro dura 1 minuto e 21 secondi, osoto-gari, ippon, facile. Fabio Basile è campione olimpico ed entra nella storia dello sport azzurro come la 200ª medaglia d’oro dell’Italia ai Giochi Olimpici.

-52 kg
1. KELMENDI Majlinda (KOS)
2. GIUFFRIDA Odette (ITA)
3. NAKAMURA Misato (JPN)
3. KUZIUTINA Natalia (RUS)

-66 kg
1. BASILE Fabio (ITA)
2. AN Baul (KOR)
3. SOBIROV Rishod (UZB)
3. EBINUMA Masashi (JPN)

 

 

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