ROUTE 66 : Mother Road compie 90 anni

Il 2016 è l’anno in cui si festeggiano i grandi parchi d’America, tra questi rientra la strada più affascinante, sognata e agognata da tutti i viaggiatori, la Route 66

Nodo cruciale degli Stati Uniti d’America, invecchiata, conserva ed   evoca tutto il fascino di un America legata al sogno di tanti, il famoso sogno americano è passato anche da qui. Denominata la Mother Road da John Steinbeck, iniziò a vivere a metà ottocento, con l’intento di collegare una pista che collegasse il continente lungo il 35°parallelo. Progetto ambizioso in un   epoca in cui oltre le ferrovie anche le strade dovevano garantire un percorso a auto e camion, per permettere di trasportare velocemente passeggeri e merci da un capo all’altro del Paese, favorendo il commercio e lo sviluppo. Difatti i villaggi  nati lungo il corso di questo asse, rinacquero grazie all’apporto del business che fu consequenziale a questa striscia di asfalto che veniva percorsa ogni giorno da 9. 000 auto. La Route 66 ispirò molte aziende che inserirono nel loro marchio o nome  richiami ad essa, per indicare il fatto che erano vicine, o poco distante, oltre ad essere immortalata per sempre nella letteratura, musica e televisione statunitense, e ben oltre, nell’immaginario collettivo dei visitatori di tutto il mondo, per sempre affascinati da un viaggio  coast to coast.

Solo all’inizio del secolo scorso però, negli Anni Trenta che questa strada conobbe il primo vero utilizzo di massa. Quando due imprenditori Cyrus Avery di Tulsa in Oklahoma e John Woodruff di Springfield in Missouri passarono   dal pensiero all’azione, costruendo una serie di piccole strade locali collegate ad essa fino ad unire Chicago a Los Angeles. La Route 66 fu una strada per la migrazione verso ovest, durante il Dust Bowl la Grande Depressione, supportando l’economia delle piccole comunità attraverso le quali transitava.

Scelta difficile e combattuta fu persino sul nome in quanto l’idea era di chiamarla Route 60, ma dato che già esisteva nel Kentuchy una strada con questo nome si decise per Route 66.

Il 30 aprile del 1926 fu assegnato ufficialmente il nome, e il 1 novembre dello stesso anno   la strada iniziò a pulsare diventando di lì a poco un’arteria di 2.448 miglia (3.755 km) che unì l’America da una parte all’altra, partendo da Chicago , attraversando l’Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas e infine la California fino al Pier di Santa Monica.

Purtroppo nel 1985 fu rimossa dalle highway e assieme alle altre fu rimpiazzata dallo Interstate Highway System, a causa di un progetto lanciato nel 1956 dal presidente Eisenhower che lentamente ha condannato all’agonia la Route 66. Attualmente ha il nome di Historic Route 66 e grazie ad un opera di rinsavimento degli americani stanchi degli incroci tutti uguali si sta tentando di recuperare pezzi della Mother Road, tra questi lo stesso ex presidente Bill Clinton che nel 1999 firmò il National Route 66 Preservation Bill per dare 10 milioni al restauro dei siti storici.

Ha novanta anni, li dimostra tutti e nell’invecchiare tiene saldo a sé il suo mito.


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