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Questo non sarà il riassunto o una sintesi di una partita. Questo articolo sarà dedicato completamente a Schürrle, delle mille cose che gli sono successe e dallo splendido momento che sta passando in questo momento. Andrè Schürrle, questo nome non ha bisogno di presentazioni. La carriera di Schürrle ha avuto sempre tantissimi alti e bassi, momenti di gloria dove sembra che sia arrivato finalmente il suo momento di “esplodere” e altri momenti in cui sembrava bisognasse aspettarlo ancora e ancora, ma partiamo dall’inizio. Schürrle inizia la sua carriera al Mainz, a quei tempi ( parliamo del 2009 ) l’allenatore del Mainz è proprio il suo attuale tecnico, Thomas Tuchel, colui che ha sempre creduto in questo ragazzo. Tuchel decide di buttarlo subito nella mischia e Andrè lo ricambierà con due stagioni di altissimo livello, Schürrle si conferma un punto fisso del Mainz e uno dei giocatori più talentuosi della Bundesliga. Dopo aver passato due stagioni fantastiche, Schürrle approda al Bayer Leverkusen, squadra usata come rampa di lancio prima di passare a una big europea. E come al Mainz, fa altre due stagioni di altissimo livello e arriva la chiamata che aspettava da tutta la vita: Il Chelsea prende ufficialmente il tedesco e da lì la sua carriera sembra solo in salita, sembra che la direzione sia solo una. Arrivato a Londra, Schürrle pensa di aver finalmente esaudito il suo sogno, che in poco tempo diventerà un incubo. Tanta, troppa panchina, Schürrle entra e ripaga sempre con buone prestazioni, qualche gol, ma non basta per essere titolare. Due anni passati praticamente sempre in panchina e iniziano le critiche, molta gente smette di credere in lui, e nonostante le ottime prestazioni al mondiale con la Germania, le critiche continuano. Andrè decide così di rilanciarsi di nuovo in Bundesliga, arriva al Wolfsburg nel gennaio del 2015 e per la prima metà di stagione rimane nell’ombra. Nessun risultato, prestazioni insufficienti e anche le poche persone che ci credevano ancora in lui, smettono di crederci. Inizia una nuova stagione, sempre con la maglia del Wolfsburg, sempre sottotono, pochi gol, poche le cose positive, e da lì sembra avere inizio il declino di Andrè Schürrle. Inizia l’estate, e nella rivoluzione del Borussia Dortmund di Tuchel, c’è anche il suo nome. Nonostante la carriera sembra sprofondare i gialloneri ci credono comunque, ben 30 Milioni spesi per lui. Tuchel, l’uomo che lo ha lanciato nel grande calcio, l’uomo che gli ha fatto passare i due anni più belli della sua carriera, pochi anni dopo decide di salvarla. Schürrle fa il suo esordio in campionato, assist e rigore procurato “sarà solo un caso”, dicevano. Andrè si fa male, tornerà disponibile per la partita contro il colosso d’Europa, il Real Madrid. Minuto 58′ la partita è ferma sull’1-1, 10 minuti dopo il suo ingresso in campo gli spagnoli segnano il gol del vantaggio e da lì il Borussia Dortmund è costretto a fare di tutto per portare almeno un punto a casa. Minuto 87′, il giovanissimo Pulisic fa una grandissima corsa sulla fascia, pallone in mezzo, Aubameyang sbaglia la rovesciata e dietro c’è lui. Schürrle tira un autentica fucilata all’incrocio dei pali ed esplode di gioia. Lascia scappare un urlo che sa tanto di liberazione, un urlo che sa di rinascita, corre verso la bandierina ed esulta con tutti i suoi nuovi tifosi, esulta come se avesse fatto il gol più bello della sua vita, esulta contro la gente che gli ha dato del pacco, contro la gente che ha smesso di credere in lui, Andrè Schürrle è tornato e non vuole deludere più nessuno.