ESCLUSIVA: Cicchetti a 360°. L’agente Fifa sui principali temi calcistici.

In un momento ricco di temi per il calcio nazionale e internazionale abbiamo avuto il piacere di intervistare l’agente Fifa Gianfranco Cicchetti.

 

Buonasera Signor Cicchetti, cominciamo l’intervista parlando della Serie A. Il campionato sembra sulla via di appiattirsi sempre più, molti credono che in testa e in coda i verdetti siano già stati decisi. Lei si aspetta sorprese?

“Le sorprese sono sempre dietro l’angolo e quindi dubito che tutto sia già deciso. Sicuramente la Juve in testa e le tre in coda sono probabilmente maggiori certezze. La corsa Champions e per l’Europa è però tutta ancora da scrivere.”

L’Inter pare essere tornata competitiva con l’arrivo di Pioli ma si dice che a giugno possa essere accantonato in favore dell’ingresso del “Cholo” Simeone. Pensa che il mister emiliano abbia ancora possibilità di guadagnarsi la riconferma?

“A mio parere resterà ancora Pioli, che ha dimostrato con il lavoro e con i risultati di meritarsi la panchina nerazzurra. Salvo stravolgimenti, credo sarà ancora lui il tecnico dell’Inter nella prossima stagione.”

Nelle ultime giornate una squadra che sta raccogliendo risultati non soddisfacenti è certamente il Bologna. A cosa attribuisce il calo di prestazioni dell’ultimo periodo della squadra di Donadoni?

“C’è un evidente crisi di risultati e di gioco per il team rossoblu. Il dato più evidente è quello dei gol segnati, assolutamente insoddisfacente per una squadra di serie A. I problemi principali sono proprio in fase offensiva e nel carattere di una formazione che alle prime difficoltà tende ad abbattersi.”

Quale giocatore dei rossoblu La ha colpita di più fino a questo punto del campionato?

“Direi senza dubbio il ceco Krejci. Masina e Verdi, invece, sono due talenti nostrani dei quali sentiremo ancora parlare a lungo in futuro.”

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Il club di Joey Saputo sta portando avanti una strenua battaglia per la ripartizione dei diritti tv. Quanto può incidere secondo Lei la prossima elezione dei presidenti di federazione e di lega sulle riforme del mondo calcistico italiano? E quali sono le sue previsioni?

“Difficilmente cambierà qualcosa da questo punto di vista. Le grandi sembrano ancorate all’attuale ripartizione e non intendono mollare l’osso. Credo che l’elezione di Tavecchio tenda ad assicurare lo ‘status quo’, mentre forse potrebbe cambiare qualcosa in tal senso con Abodi, ma è tutto da vedere.”

Per parlare di Champions League, lei crede all’eventuale miracolo del Napoli di ribaltare il 3-1 dell’andata al San Paolo?

“Il Napoli ha il dovere di crederci, forse anche delle concrete possibilità per farcela. Dipenderà tutto dal primo tempo. Dovesse segnare nella prima frazione di gioco, la squadra azzurra avrebbe per sè tutto il calore della bolgia del San Paolo, e a quel punto potrebbe succedere di tutto. Il Real è battibile, anche se realisticamente ci vorrà un’impresa per passare il turno.”

Nell’altra coppa internazionale l’Italia colleziona un nuova brutta figura che si va ad aggiungere a quelle degli ultimi anni, la Fiorentina viene incredibilmente eliminata dopo aver vinto a Mönchengladbach 1-0 e dopo essere stata in vantaggio 2-0 al Franchi. Quale crede sia la causa?

“E’ stato un vero e proprio harakiri. Un suicidio sportivo quasi senza precedenti, in considerazione di ciò che era successo nei primi 130 minuti di gioco del confronto. Difficile dire cosa possa essere successo. Hanno inciso tante componenti: rilassatezza, superficialità, sfortuna, scelte sbagliate. Difficile però fare di peggio, obiettivamente.”

Un pensiero anche sull’esonero di Ranieri che dopo aver raggiunto il traguardo impronosticabile della vittoria della Premier l’anno scorso è costretto a lasciare in questo brutto modo l’avventura a Leicester.

“Una brutta pagina di sport. La conferma che nel calcio non esistono le parole riconoscenza e gratitudine.”

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Lei ha molti assisti che militano in Lega Pro, si sente di poter far il nome di un Suo giocatore che reputa pronto per la A oppure che lo potremmo vedere presto nella massima serie?

“Mi aspetto molto da ognuno di loro. Sarebbe ingiusto fare un solo nome, mi auguro che ognuno di loro possa migliorare la propria posizione nei prossimi anni, possono farlo.”

Nel girone C di Lega Pro è una lotta al vertice molto equilibrata. Chi vede come favorita?

“Sarà probabilmente una corsa a due tra Lecce e Foggia. I satanelli giocano meglio, i salentini sembrano più quadrati. Si deciderà tutto nelle ultime giornate, ma guai ad escludere definitivamente il Matera, autentico terzo incomodo.”

Infine un giudizio sulla Juve Stabia. Nonostante i bravi calciatori presi a gennaio, sembra che la squadra abbia perso lucidità.

“Mi aspettavo molto di più dalle Vespe, che fino ad un mese fa erano perfettamente in corsa per la promozione. Peccato, perchè l’organico a disposizione di Fontana sarebbe stato attrezzato per l’obiettivo della serie cadetta. Se ne riparlerà ai playoff.”

Ringrazio a nome mio e dell’intera redazione di Magazine Pragma il Signor Cicchetti per la disponibilità e il tempo concessoci.


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