L’unica tappa del cine-concerto Harry Potter e la pietra filosofale a Napoli
Il 2 giugno presso l’Etes Arena Flegrea si è svolto il cine-concerto Harry Potter e la pietra filosofale, con l’Orchestra Italiana del Cinema diretta dal maestro statunitense Justine Freer.
Sul palco gli 85 musicisti dell’Orchestra Italiana del Cinema, hanno eseguito dal vivo la colonna sonora di John Williams, premiata con il premio Oscar, in sincrono con le immagini, i dialoghi in italiano e gli effetti speciali del film proiettato sul grande schermo di 12 metri ad alta definizione.
Harry Potter e la pietra filosofale è la prima opera tratta dal mondo magico della scrittrice inglese di Joahn Rowlins , realizzata nel 2001 con sette nomination al BAFTA prestigioso premio britannico, e tre premi Oscar tra cui la miglior colonna sonora originale.
E’ proprio la straordinaria colonna sonora di John Wiliams a segnare il debutto della Harry Potter film concert series, un tour mondiale di cineconcerti lanciato dalla Warner Bros e dalla Cine Concert Productions a partire dallo scorso giugno e che ha già fatto registrare il tutto esaurito all’Hollywood Bowl, ed in tutti i più importanti teatri dove è stato annunciato.
Justine Freer è il presidente e produttore della Cine Concert Productions ed ha intrattenuto il pubblico di tutto il mondo con le musiche de Il padrino, Il gladiatore, La vita è meravigliosa, Colaizone da Tiffany, Star Trek.
Marco Patrignani, fondatore e presidente dell’Orchestra Italiana del Cinema parlando del progetto ha commentato :’ Il cine concerto è una nuova modalità di fruire di un film con l’accompagnamento dell’orchestra live. Questo ha una origine antica, se pensiamo al cinema muto, ma a differenza del muto la musica viene eseguita live in contemporanea in perfetto sincrono con l’intera durata del film’.
Prima dell’inizio del cine-concerto sono state trasmesse le immagini della realizzazione della colonna sonora di Williams.
Dopo l’ingresso degli orchestrali c’è stato un applauso quando è entrata la primo violino con cappello da maga e scopa di saggina.
Infatti tra il pubblico numerosi fan erano in tenuta da maghetto, altri dotati di bacchetta magica, o con la cravatta delle varie case di Hogwards.
Immersi nella trama, spesso si ci sdimentica dell’orchestra che sta suonando a pochi metri di distanza, tanto è perfetta l’esecuzione della colonna sonora.
Il maestro Freer si avvale di un piccolo monitor, dove vengono riprodotte le immagini del film cui scorrono delle barre verticali colorate per segnalare l’inizio (verde) o la fine (rossa).
La caratteristica della colonna sonora di Harry Poter è l’utilizzo della Celesta, che Williams ha inserito come elemento che rappresenta l’aspetto magico. Lo stesso strumento che nel 1891 Pëtr Il’ič Čajkovskij scelse per il balletto della Fata confetto nel suo Schiaccianoci.
Nella musica di Williams, gli archi la fanno da padrone ma sicuramente gli ottoni hanno il focus di essere utilizzati per le scene più intense e per il tema principale.
Lunghi applausi al termine del primo e del secondo tempo, ma la cosa che lascia stupiti è che la musica inizia già dai titoli di apertura e termina dopo i titoli di coda!
Assistendo alle 2 ore e 30 minuti di proiezione, la musica è eseguita per ben 2 ore e 15 minuti, quindi davvero un’opera enorme, come quelle della musica lirica, solo che la scena si svolge su un maxischermo attraverso una proiezione.
Una esperienza davvero interessante, perché unisce due stili quello cinematografico e quello sinfonico, insomma ce n’è per tutti i gusti!
Fonte foto: Pasquale Fabrizio Amodeo