Morto Paolo Villaggio. L’Italia rende omaggio al grande attore


In una clinica romana, per complicanze dovute al diabete, è morto Paolo Villaggio.

Avrebbe compiuto 85 anni a dicembre.

Paolo Villaggio era nato a Genova il 30 dicembre 1932.

Fu attore comico, ma si prestò spesso al cinema e al teatro più impegnato, diretto da grandi registi come Fellini, Olmi, Lina Wertmuller, Comencini e Monicelli.

Per questo gli venne riconosciuto il Leone alla carriera in occasione della 49ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 1992.

Ma il successo maggiore lo ebbe interpretando due maschere della più grande commedia all’italiana.

Giandomenico Fracchia prima e il ragionier Ugo Fantozzi poi.

Ugo Fantozzi nasce dapprima come personaggio per alcuni sketch nella trasmissione del 1968 Quelli della Domenica.

Diventa film nel 1975, per la regia di Luciano Salce.

Da lì in poi Ugo Fantozzi entrerà nelle case di ogni italiano.

Quell’italiano che aborrirà i difetti di cui egli stesso è vittima.

Moltissimi dei suoi sketch e delle sue battute diverranno memorabili. Dei veri e propri tormentoni che hanno attraversato tutte le generazioni degli ultimi 40 anni.

Nel 2015, in occasione dei 40 anni dalla prima uscita del primo film di Fantozzi, vennero restaurate e ridistribuite nelle sale cinematografiche, le prime due pellicole della lunga e fortunata serie. “Fantozzi” e “Il secondo tragico Fantozzi”.

All’indomani della notizia della sua scomparsa il cinema e la televisione lo ricorda in un tripudio di clip e racconti.

La figlia dell’attore, Elisabetta, lo ha subito salutato con un post su facebook: “Ciao papà, ora sei di nuovo libero di volare”.

E’ stato il re della risata, un grande” dice di lui Ricky Tognazzi.

Il premier Gentiloni ha espresso il suo cordoglio con un tweet: “Ricordo Paolo Villaggio. Talento comico straordinario ha insegnato a generazioni di italiani a riconoscere i propri tic”.

Benigni stesso, che aveva lavorato con Paolo Villaggio nel film di Fellini “La voce della luna” lo ha descritto così: “È morto Paolo Villaggio, il più grande clown della sua generazione. Un bambino spietato, rivoluzionario e liberatorio.”

Continua sostenendo, a ben vedere, che Fantozzi era ognuno di noi. Ci rappresenta tutti, ci umilia e ci corregge.

Sempre il comico toscano esprime tutta la sua ammirazione per l’uomo Paolo Villaggio.

E’ stato la persona più imprevedibile e pura che abbia mai conosciuto. Grazie caro Paolo, ti siamo debitori di una gioia immensa” commenta sempre Benigni (ANSA).

Villaggio era un uomo di straordinaria cultura. L’antitesi del personaggio che costruì, e che gli diede maggior fama. A dimostrazione proprio di quanto valesse come attore.

Che come spesso accade, sembra essere più simpatico da morto che da vivo.

È morto Paolo Villaggio per complicanze di un diabete curato poco e male, dicono i figli all’indomani della scomparsa del grande attore.

In Campidoglio, probabilmente mercoledì mattina, verrà allestita la camera ardente per l’ultimo saluto.

I dettagli sono ancora da definirsi.

Successivamente si terrà una cerimonia laica, alla Casa del Cinema, in Roma.

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