<em>“Siamo felici di essere vincitori di questo bando perché ciò consente di implementare e estendere l’esperienza di agricoltura sociale e di inclusione già avviata dal Parco Archeologico di Pompei anche ad altre aree verdi di nostra competenza, come il Polverificio Borbonico di Scafati, coniugando l’esperienza sociale di coinvolgimento concreto di persone anche con disabilità e il loro possibile inserimento nel mondo del lavoro, alla valorizzazione di un patrimonio naturale dalle grandi potenzialità finora non adeguatamente sviluppato – così il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
Pompeii, un seme nel sociale
Il Parco Archeologico di Pompei è risultato tra i quattro vincitori del bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” con il progetto “Parco Archeologico di Pompei, storia di una rinascita” – La storia di un mondo perduto che rinasce grazie ai giovani ed al sociale”, un progetto il cui obiettivo principale è quello di favorire l’inclusione di giovani con disturbo dello spettro autistico e/o disabilità cognitiva attraverso le risorse del territorio e i luoghi della cultura.Il progetto prevede attività di tirocinio e di inserimento lavorativo nella filiera della produzione agricola, dalla semina al raccolto.
“Il Parco ha già da quest’anno in corso progetti di agricoltura sociale nel sito di Pompei assieme all’Associazione Il Tulipano e ai ragazzi con disabilità e autismo del Centro riabilitativo di Pompei, impegnati nella raccolta della frutta dalle aree verdi del sito archeologico.
Queste iniziative stanno dimostrando che i luoghi di cultura possono essere dei veri laboratori di esperienza, dei luoghi di inclusione da vivere quotidianamente e alla portata di tutti.” – ha aggiunto Zuchtriegel che già, in occasione dell’inaugurazione del sentiero n.6 del Vesuvio denominato “Lungo la Strada Matrone” aveva accennato alle varie attività in programma a favore dei bambini e dei giovani autistici e/o con disabilità cognitiva.