Ha presentato ieri, in occasione della “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” la scultura “Iran ottobre 2022” presso il Museo PAN/ Palazzo delle Arti di Napoli. L’opera dedicata a tutte le donne iraniane è ispirata principalmente a quanto brutalmente accaduto a Masha Amini, la 22enne arrestata dalla polizia religiosa per non aver indossato “nella maniera corretta” il velo. Masha è morta tre giorni dopo l’arresto a cause delle percosse subite.
La scultura Iran Ottobre 2022 realizzata dall’artista napoletana Manuela Belfiore, insieme ad un suo dipinto su carta sono in esposizione presso la mostra Collettiva: “RIEMERGERE- STORIE SOPRAVVISSUTE” a cura di Giusy Iacovelli in collaborazione con la Municipalità di Napoli.
Abbiamo voluto incontrare Manuela che da sempre, attraverso la sua creatività esprime il suo dissenso e dà voce agli emarginati, alle vittime di soprusi, ai discriminati. Caratteristica delle sue opere sono forme sinuose che in molti casi costituiscono un omaggio alla cultura e alle tradizioni partenopee.
Per la rubrica DONNE PRAGMATICHE, intervista a Manuela Belfiore
Un ricciolo, un intreccio, un cuore, un simbolo di passione e di appartenenza che a volte diventa il pennacchio del Vesuvio ed altre volte la testa di una donna. E’ la firma di Manuela Belfiore Art.
– Manuela, raccontaci qualcosa di più di Iran Ottobre 2022?
Iran Ottobre 2022 è nata a seguito della tragica morte di Masha Amini. Molte donne, dopo quanto barbaramente accaduto in Iran, hanno voluto manifestare ed essere solidali con le donne iraniane tagliandosi una ciocca di capelli. Io ho voluto essere solidale a modo mio, attraverso la mia arte. Nella mia opera la ciocca di capelli è sotto i piedi della scultura insieme ad un pezzo di stoffa che rappresenta il velo, quello che Masha non ha indossato nella maniera giusta e per il quale ha perso la vita a soli 22 anni. Si tratta di un’opera realizzata in carta su una base di legno. La testa della donna è un cuore, perchè le donne pensano sempre di più con il cuore che con la mente. Sul corpo ci sono i simboli della violenza: il sangue e l’emblema presente al centro della bandiera iraniana.
Si tratta di un’opera che avevo realizzato d’istinto, per me. Non avevo pensato ad un’esposizione. Quando però Giusy Iacovelli l’ha vista, ha voluto fortemente che fossa esposta il 25 novembre, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Insieme ad un mio dipinto su carta, Iran Ottobre 2022 è stata presenta ieri al PAN di Napoli suscitando forti emozioni ai presenti.
– Quello espresso attraverso Iran Ottobre 2022 è un potente grido di dolore. Cosa altro ti fa gridare di dolore?
Beh! Senza alcun dubbi l’omofobia. Ci sono storie di discriminazione che fanno davvero male come quella di Chiara, la ragazza transgender che a soli 19 anni si è tolta la vita perchè si sentiva rifiutata dalle persone che probabilmente più di qualsiasi altro avrebbero dovuto capirla ed accoglierla. E’ stata vittima di bullismo e spesso è stata anche aggredita.. Allo stesso modo fa male la storia della professoressa transgender che ha deciso di mettere fine alle sue sofferenze dandosi fuoco nel camper dove viveva.
– Come nascono i tuoi lavori? Quali sono le tecniche che utilizzi?
Mi piace sperare in un mondo migliore. “Spacciare amore” significa anche avere tutela del pianeta che ci ospita. Per questo motivo, per realizzare le mie opere utilizzo prevalentemente materiali di recupero come la carta, il legno e scarti di ogni natura. Mi ispiro a fatti di cronaca e molto spesso realizzo delle opere per me stessa. Naturalmente lavoro anche su commissione. Il cuore è diventata la mia firma ed è molto richiesto in tutte le sue varianti, in forma scultorea, ma anche pittorica. Che sia il pennacchio del Vesuvio o la testa di una donna, il cuore rappresenta l’amore per la mia città, per il pianeta e per il prossimo.
– Sei giovanissima. Quando hai capito che l’arte, oltre ad una passione, sarebbe diventata il tuo lavoro?
Direi quasi subito. Ho studiato al Liceo Artistico e poi all’Accademia delle Belle Arti. Contrariarmente a chi diceva che non poteva essere il mio lavoro, ho continuato per la mia strada e ho voluto che la mia passione fosse anche il mio lavoro. Lavoro su commissione come ti dicevo prima, ma molte opere vengono anche apprezzate e acquistate senza alcuna commissione. Molte richieste le ricevo anche per la realizzazione di bomboniere.
– Qual è stato il lavoro che ti ha gratificata maggiormente?
Io sono sempre grata. Non c’è un lavoro che mi gratifica di più ed uno di meno, perchè quando le persone scelgono di acquistare una delle mie creazioni, scelgono di acquistare il mio pensiero, la mia creatività, il mio modo di intendere l’arte.
– Quali sono gli artisti che maggiormente apprezzi?
Ce ne sono tantissimi. D’istinto ti direi Monet che apprezzo, ma che non riporto nelle mie opere. E’ Andy Warhol e in generale la Pop Art ad ispirarmi.
– Sogni e progetti futuri?
Ho tanti sogni e diversi progetti in corso. Nell’immediato collaboro con alcune associazioni che si occupano di tematiche sociali. Per il progetto Plastic Free “L’ARTE DI (A)MARE” che mira alla pulizia del mare e degli arenili, nato in collaborazione con Farmacie Toledo, realizzeremo presto delle opere con gli involucri delle creme solari. Un pensiero che va portato principalmente nelle scuole per educare i bambini ad amare e rispettare la Natura.
Ringraziamo Manuela Belfiore Art per la sua disponibilità e Vi invitiamo a seguirla attraverso i suoi canali social.
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