NAPOLI – Inaugurata ieri 9 Ottobre l’installazione d’arte pubblica intitolata “Tu si ‘na cosa grande”, ideata dal celebre artista Gaetano Pesce, scomparso lo scorso 3 aprile.L’opera, che fa parte del programma “Napoli Contemporanea”, promosso dal sindaco Gaetano Manfredi, resterà a Piazza Municipio fino al 19 dicembre.
L’installazione si compone di due imponenti sculture: un abito di Pulcinella e un cuore rosso.L’abito, appoggiato su una struttura metallica alta 12 metri si illumina dall’interno durante la notte.
Di fronte ad esso, un cuore di 5 metri, anch’esso illuminato e trafitto da una freccia metallica, poggia su una piattaforma triangolare di legno.L’opera dalla forma ambigua, anzi palesemente fallica, ha destato molte perplessità e ha suscitato l’ironia di tanti.
Da ore sui social rimbalzano battute e meme relativamente all’installazione che ha preso il posto della già discussa Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto.
Manfredi: È un’opera che porta un augurio e che stimola il dibattito
“Quando l’ho vista, ho pensato ciò che molti altri napoletani hanno pensato. È un’opera che porta un augurio e che stimola il dibattito, come l’arte contemporanea dovrebbe sempre fare” – è stato il commento di Gaetano Manfredi, sindaco di Npoli.
“Mi piace che abbia strappato un sorriso ai napoletani e che ci sia anche un pò di bellissima ironia.Se poi vogliamo vederla fallica è viva, c’è una cultura millenaria in questa terra, abbiamo Pompei con simboli fallici” – sono state invece le parole di Silvana Annicchiarico che dell’opera di Pesce ne ha curato l’installazione.
Tra tante perplessità abbiamo deciso di andare direttamente alla fonte per chiarire i tanti dubbi sollevati dall’installazione.E chi meglio del protagonista stesso per fare luce sulla questione?
Pulcinella: “Uè, uè, ma vuje che dicite? ‘O vero m’assumiglia?”
Pulcinella ha risposto alle nostre domande con il suo inconfondibile tono ironico: “Uè, uè, ma vuje che dicite?
Pescitiello s’è confuso, nun è ‘a cammisa, è ‘o naso ca tengo luongo assaje!Tutti passano e mo toccano.
Io sto a Vico Fico del Purgatorio.Chillo ca sta a Piazza Municipio nun song’io!” ha detto e poi, perplesso ha aggiunto: “Ma a vuje comme ve pare? ‘O vero m’assumiglia?”
Con il suo caratteristico spirito napoletano, Pulcinella, dunque, ci tiene a precisare che non si riconosce nel personaggio in piazza. Tuttavia, somiglia o non somiglia, fallico o non fallico, Pulcinella a Napoli è sicuramente molto più di una figura; è un modo di essere, una filosofia – è l’anima stessa del popolo napoletano e va decisamente oltre tutte le rappresentazioni contemporanee.