26° anniversario di don Peppe Diana


<strong>Giovedì 28 novembre anche Mons. Spinillo al comune di Casal di Principe per presentare il primo di una serie di eventi che saranno annunciati nelle prossime settimane.

comunicato stampa

“In preparazione alle iniziative del 19 marzo 2020, quando verrà celebrato il 26° anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana, anche il vescovo di Aversa S.E. Mons. Angelo Spinillo presenzierà alla conferenza stampa in programma giovedì prossimo, 28 novembre 2019 alle ore 12,00, presso comune di Casal di Principe. Nell’occasione verrà presentato “Il canzoniere popolare di don Peppe Diana: Concerto di musica, teatro, testimonianze per il 19 marzo 2020”, uno spettacolo ideato da un gruppo di artisti e coordinato da Ambrogio Sparagna, ispirato ad una serie di scritti, commenti evangelici, ricordi e impressioni della vita pastorale di don Peppe Diana.”

Il canzoniere popolare di don Peppe Diana
Concerto di musica, teatro, testimonianze per il 19 marzo 2020
Conferenza stampa di presentazione: 28 novembre 2019 presso comune di Casal di Principe ore 12,00.
Partecipano:
Renato Natale – Sindaco di Casal di Principe
Ambrogio Sparagna – Musicista ed etnomusicologo, direttore dell’Orchestra
Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma
Angelo Spinillo – vescovo della Diocesi di Aversa
Augusto di Meo – testimone oculare del delitto di don Diana
Marisa Diana – Sorella di don Peppe Diana
Valerio Taglione – Coordinatore comitato don Peppe Diana

Il Canzoniere popolare di don Peppe Diana

Ispirandosi ad una serie di scritti, commenti evangelici, ricordi e impressioni della vita pastorale di don Peppe Diana un gruppo di artisti, coordinato da Ambrogio Sparagna, dà vita uno spettacolo musicale originale dove le parole di don Peppe vengono “rigenerate” e “riproposte” come base di un nuovo ed originale Canzoniere popolare. Grazie a questa nuova prospettiva parole come “Per amore del mio popolo” ritornano ad essere linfa vitale contemporanea e a ricolpire profondamente l’animo di chi le riascolta. Costruite su una serie di elaborazioni musicali originali, dove trova corpo un arrangiamento essenziale “vicino” a quella etnosfera sonora in cui le parole di don Diana si sono originariamente diffuse, lo spettacolo diventa uno straordinario inno alla vita. Il sacrificio di don Diana genera la trama e lo svolgimento di una narrazione musicale intensa e drammatica che ci trascina in un viaggio verso la ricerca del profondo valore dell’esistenza umana. Lo spettacolo vedrà la partecipazione di numerosi artisti fra cui Peppe Servillo, Patrizio Trampetti, Nuova Compagnia di Canto Popolare (e di altri artisti che stanno aderendo) e dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma che svolgerà la funzione di trama musicale dello spettacolo. Dopo la sua prima esecuzione il 19 marzo 2020 a Casal di Principe – teatro della legalità – (data che coincide con la ricorrenza dei ventisei anni della sua uccisione), lo spettacolo avrà una serie di altre repliche in giro per l’Italia e diventerà un appuntamento periodico per la città dove don Peppino è nato il 4 luglio del 1958. Un originale festival per ricordare il 19 marzo di ogni anno la figura di don Diana, la forza straordinaria delle sue parole e del suo martirio.

Ambrogio Sparagna
Musicista ed Etnomusicologo
Maranola (LT) 1957

Ambrogio Sparagna, figlio di musicisti tradizionali di Maranola (LT), studia Etnomusicologia all’Università di Roma con Diego Carpitella con cui realizza numerose campagne di rilevamento sulla musica popolare dell’Italia centrale e meridionale. Nel 1976 fonda la prima scuola di musica popolare in Italia presso il circolo Gianni Bosio di Roma e nel 1984 dà vita alla Bosio Big Band, un’originale orchestra di organetti. A partire dagli inizi degli anni Ottanta intraprende una vivace attività concertistica e didattica sia in Italia che all’estero pubblicando numerosi album, tra cui La via dei Romei, che ha come ospite protagonista Francesco De Gregori, selezionato dalla RAI per il Gran Prix Italia del 1996. Continua le sue ricerche sulle forme del canto popolare italiano, in particolare quelle legate alle cerimonialità religiose e nei primi anni del 2000 pubblica con Giovanni Lindo Ferretti l’album Litania. Dal 2004 al 2006 è Maestro Concertatore del Festival della Notte della Taranta dove fonda una grande orchestra composta da strumenti popolari: un progetto che ripropone con particolarità specifiche a Roma al Parco della Musica, dove nel 2007 fonda l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica. La formazione di un’Orchestra stabile dedicata alla valorizzazione della musica popolare italiana gli consente di produrre una serie di spettacoli unici, arricchiti dalla presenza di un coro polifonico e di voci bianche e di un corpo di ballo di danza tradizionale. Dal 2007 l’OPI ha realizzato una cinquantina di produzioni originali che hanno visto nella programmazione delle varie stagioni dell’Auditorium la partecipazione di oltre sessantamila spettatori paganti. Un caso unico nel panorama della musica italiana.
Nel 2009 è ospite del Word Music Expo di Copenaghen e nel 2016 pubblica Stories la prima antologia contenente una selezione di 31 brani tratti dalle sue venti produzioni discografiche realizzate dal 1986 al 2016.
Con il regista Gianfranco Pannone ha realizzato alcuni film prodotti dall’Istituto Luce (Ma che storia, Lascia stare i Santi, Scherza con i Fanti. (Premio SIAE e Premio Unesco, Festival Venezia 2019 ) e curato per la RAI, la serie di documentari (L’Italia che risuona) dedicati alle tradizioni musicali italiane. Durante tutta la sua lunga e vivace attività di ricerca, valorizzazione e diffusione del patrimonio etnomusicologico nazionale ha pubblicato una serie di volumi dedicati al folklore musicale italiano, realizzato campagne di ricerca sulle tradizioni popolari di varie aree regionali e realizzato numerose tournée all’estero.

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