A Marcianise la società civile è pronta ad insorgere


MARCIANISE si mobilità, la società civile è pronta ad insorgere : la notizia di una possibile autorizzazione per il trattamento di rifiuti speciali da affidare ad un’azienda della zona ASI desta grande preoccupazione.

A tal proposito il meetup movimento 5 stelle Marcianise, da sempre in prima linea nelle battaglie ambientali e da sempre schierato dalla parte dei cittadini per la strenua difesa del ben pubblico, è da tempo sul pezzo. Questa scelta rappresenterebbe un vero affronto, l’ ennesimo schiaffo ad una cittadinanza che da anni combatte per un ritorno alla normalità in una terra martoriata da una serie di politiche irresponsabili e reati ambientali. In un momento in cui è ancora vivo il ricordo dell’immane disastro ambientale occorso pochi mesi fa al sito di stoccaggio Lea, si apprende che oggi, presso la direzione generale per le valutazioni e autorizzazioni ambientali sito in V.le Carlo III (ex Ciapi), verrà esaminata la richiesta di autorizzazione per lo stoccaggio e lo smaltimento di rifiuti altamente pericolosi (ippc 5.1).

“Non se ne può più, non possiamo restare indifferenti ad una politica che ignori i più basilari criteri di vivibilità e che ritenga possibile il trattamento di veleni altamente tossici in un territorio (zona Asi) già gravemente compromesso.”

A parlare è un accorato Francesco Mennella, medico ortopedico e membro del ISDE( l’Associazione Medici per l’Ambiente n.d.r ) nonché storico attivista che da anni è impegnato in battaglie di legalità. Dunque rincara la dose “ Non è accettabile che, dopo tutto quello che già abbia dovuto patire, la regione Campania prenda in considerazione la possibilità di una concessione così devastante, l’ennesima tra l’altro, in un territorio che già sconta gravi errori e orrori del recente passato.”

“Il futuro dei nostri figli è un diritto, non una concessione! ” gli fa eco Luigi Diodato, organizer del meetup , dal suo profilo pubblico. “Realizzare un impianto con un impatto ambientale così devastante in zona ASI, dove gli ultimi dati ARPAC hanno già rilevato altissime concentrazioni di inquinanti, sarebbe una scelta delittuosa”, aggiunge Francesco Maietta, altro attivista storico del meetup cittadino.

“Ancora una sciagura rischia di abbattersi sul nostro territorio che sembra vittima di un maleficio.”

Un territorio sede, un tempo, di un fiorente polo industriale che negli anni 80 conferiva al distretto l’orgoglioso appellativo di Brianza del sud. Di quelle aziende, un tempo rinomate, molte hanno chiuso i battenti, altre versano in un grave stato di crisi: oggi il panorama è tristemente costellato di fabbricati e capannoni in stato di abbandono. In una realtà già fortemente compromessa dal punto di vista ambientale, in un tessuto sociale già così provato, la presenza di un’azienda che tratta rifiuti altamente tossici rappresenterebbe un colpo ferale.

“ Marcianise già sta pagando lo scotto di scelte reprensibili e irresponsabili compiute in passato da una classe politica incompetente e priva di scrupoli, gli abusi e le gravi effrazioni di imprenditori spregiudicati e talora collusi con la criminalità organizzata: ad oggi registriamo un elevato tasso di patologie neoplastiche” aggiunge con profondo rammarico il dott. Mennella,

” Errare humanum est, perseverare diabolicum autem” , interviene Pasquale Guerriero, portavoce al consiglio comunale del M5s. che da medico mette in guardia sul serio rischio per la salute pubblica di Marcianise e città limitrofe. “ La dolorosa storia di scempi ambientali e disastri ecologici purtroppo non ha insegnato nulla. Oggi ci sarà, presso la direzione generale per le valutazioni e autorizzazioni ambientali della Regione Campania, una conferenza decisoria sull’ennesima concessione per il trattamento dei rifiuti. Stavolta però, si tratta di rifiuti ad altissimo coefficiente di pericolosità (ippc 5.1). Temo che in barba ad ogni criterio di buon senso la commissione possa esprimere parere favorevole. Il meetup Movimento 5 Stelle Marcianise, di cui mi fregio di far parte, metterà in campo tutte le sue competenze ed energie, affinché si possa scongiurare questa decisione che avrebbe una gravissima ricaduta sulla salute dei nostri concittadini” conclude.

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