Addio alla star più desiderata e più pagata di Hollywood negli anni 70
Burt Reynolds, sex-symbol per la sua fisicità fortemente mascolina, è morto allo Jupiter Medical Center, in Florida, all’età di 82 anni.
L’attore è stato colpito da arresto cardiaco mentre si trovava nella propria abitazione in compagnia della sua famiglia.Da anni soffriva di problemi di cuore e nel 2010 era stato sottoposto anche ad intervento chirurgico.
Una lunga carriera
Duro, ironico, seduttore seriale, candidato all’Oscar per “Boogie Nights”, ottantadue anni, 70 film, nella sua autobiografia, intitolata «But enough about me», l’attore ha scritto: “Bene. So di essere vecchio, ma mi sento giovane…e c’è una cosa che nessuno potrà mai portarmi via: nessuno si è divertito più di me”.
Celebre anche per aver rifiutato ruoli prestigiosi
Celebre non solo per il successo ottenuto nell’interpretazione di ruoli come in “Un tranquillo weekend di paura”, “Quella sporca metà”, “Boogie Nights”, ma anche per i suoi rifiuti.
Rifiutò il provino per James Bond (“Un americano non potrà mai essere una spia inglese!” – questa la motivazione del rifiuto), rifiutò il ruolo di Han Solo nella serie Star Wars, quello di Bruce Willis in Die Hard, e quello di Edward in Pretty Woman poi affidato a Richard Gere.
Pentito per non aver partecipato a “Qualcuno volò sul nido del cuculo” e “Voglia di tenerezza”, ruoli entrambi assegnati a Jack Nicholson, Reynolds aveva dichiarato: “Sono contento, Jack Nicholson è il più grande della mia generazione, ma sono stato davvero un idiota”.
Avrebbe dovuto intraprendere la carriera sportiva
Arnold Schwarzenegger, dopo aver appreso la notizia della morte di Burt Reynolds ha twittato: “Burt Reynolds era uno dei miei eroi. Ha mostrato la via della transizione da atleta ad attore tra i meglio pagati e mi ha sempre ispirato. Aveva anche un grande senso dell’umorismo. I miei pensieri vanno alla sua famiglia”.
L’attore scomparso, infatti, dopo aver studiato alla Florida State University, si rivelò presto una promessa del football.
Tuttavia, diversi infortuni al ginocchio lo costrinsero a dire addio alla carriera di calciatore e sfruttando la sua fisicità, prese in considerazione la carriera di attore:
Pentito anche per le scelte d’amore
Tra la fine degli anni Settanta ed i primi anni Ottanta, l’attore visse un’intensa storia d’amore con la collega Sally Field.
A Vanity Fair l’attore aveva rivelato: “Mi manca tremendamente. Ancora oggi, per me è difficile vivere senza di lei. Non so perché sono stato tanto stupido da lasciarla, ma gli uomini sono fatti così”.