Mordillo, uno stile inconfondibile
I suoi buffi personaggi campeggiavano sui diari di scuola, sui biglietti augurali, su tazze, bicchieri, poster, puzzle…ovunque. Mordillo era nelle case di tutti gli adolescenti degli anni 80/90. Uno stile inconfondibile: contorni rotondi, colori vivaci, personaggi dai grandi nasi e buffi animali.
Con i suoi personaggi toccava ogni argomento: relazioni umane, politica, sport, sesso. Un’ironia chiara e lampante senza l’utilizzo di parole.
Addio a Mordillo
Il mondo del fumetto ha detto addio a Guillermo Mordillo Menèndez, fumettista e cartoonist argentino, conosciuto semplicemente come Mordillo.
E’ morto all’età di 86 anni. Durante la notte tra venerdì e sabato scorso ha accusato un malore mentre cenava con i suoi familiari in un ristorante a Minorca (Spagna). Dopo poche ore è morto.
Iniziò a disegnare a soli 12 anni
Nato da una famiglia di emigrati spagnoli in Argentina, Mordillo iniziò a disegnare a soli dodici anni. Dopo la laurea in illustrazione si trasferì in Perù per poi approdare a New York dove lavorò per gli studi della Paramount dedicandosi all’animazione di Popeye.
Trasferitosi a Parigi conquistò l’Europa ed ebbe inizio la sua fama internazionale.
Tanti i premi ricevuti: il Phoenix Prize of Humor nel 1973, il Yellow Kid Award nel 1974, il Nakanoki Prize nel 1977, il Cartoonist of the Year del Salone Internazionale dell’Humor di Montréal nel 1977 e la palma d’oro di San Remo.
Un piccolo grande segreto
Perché il suo umorismo era muto? Era l’unica maniera per nascondere che non conosceva il francese.
(Foto da Facebook)