Agenzia delle Entrate di Avellino al centro di una interrogazione del sen. Claudio Barbaro


ROMA – Accertamenti fiscali basati su congetture, l’Agenzia delle Entrate di Avellino al centro di una interrogazione del sen. Claudio Barbaro (Lega)

Comunicato stampa

“L’Agenzia delle Entrate di Avellino è al centro di una interrogazione diretta al Ministro delle Finanze e dell’Economia dal senatore della Lega Claudio Barbaro (eletto nel collegio plurinominale Campania 1 – Avellino, Benevento, Caserta).
Sotto interrogazione, come si legge nel testo presentato, la «prassi troppo frequente dell’Agenzia delle entrate di Avellino nella produzione di accertamenti basati esclusivamente su congetture o “presunzioni”», una prassi che «risulta assolutamente vessatoria allorquando, solo sulla semplice base di tali “presunzioni”, si addiviene ad un contenzioso in cui la produzione documentale dell’Agenzia delle Entrate risulta caratterizzata, incredibilmente, dalla frequenza allarmante di locuzioni generiche e di opinione, come “sembra strano”, “sembrerebbe”, “potrebbe”, “è immaginabile”, “verosimilmente” e così via».
L’interrogazione, si legge nel testo, si è resa necessaria poiché «tale atteggiamento, oltre che scoraggiante rispetto al contribuente, il quale percepisce che la pubblica amministrazione lo ritenga sempre, e per definizione, di sicuro colpevole di qualche reato fiscale, rischia di appesantire oltremodo il gravame processuale e burocratico, tanto da rappresentare l’Agenzia come una vera e propria “nemica” dell’impresa e del cittadino».
In attesa della risposta del ministro Giovanni Tria, il sen. Barbaro suggerisce nell’interrogazione «una circolare dell’Agenzia delle entrate, nell’interesse e a garanzia dei diritti del contribuente, che limiti i comportamenti fondati su opinioni e preconcetti delle articolazioni territoriali della medesima, nonché delle commissioni tributarie».”

INTERROGAZIONE “Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01247  Atto n. 4-01247 Pubblicato il 12 febbraio 2019, nella seduta n. 90
BARBARO – Al Ministro dell’economia e delle finanze. –
Premesso che: all’interrogante risulta che sia prassi troppo frequente dell’Agenzia delle entrate di Avellino la produzione di accertamenti basati esclusivamente su mere congetture o “presunzioni”; tale metodologia, seppur in linea generale, almeno comprensibile in una prima fase dell’accertamento, risulta assolutamente vessatoria allorquando, solo sulla semplice base di tali “presunzioni”, si addiviene ad un contenzioso in cui la produzione documentale dell’AGE risulta caratterizzata, incredibilmente, dalla frequenza allarmante di locuzioni generiche e di opinione, come “sembra strano”, “sembrerebbe”, “potrebbe”, “è immaginabile”, “verosimilmente” e così via; tale atteggiamento, oltre che scoraggiante rispetto al contribuente, il quale percepisce che la pubblica amministrazione lo ritenga sempre, e per definizione, di sicuro colpevole di qualche reato fiscale, rischia di appesantire oltremodo il gravame processuale e burocratico, tanto da rappresentare l’Agenzia come una vera e propria “nemica” dell’impresa e del cittadino, specialmente laddove le argomentazioni dell’ente sono riconducibili a ricostruzioni basate su una concatenazione complessa di presunzioni contro le quali risulta difficilmente esercitabile un diritto di difesa del contribuente; a giudizio dell’interrogante sarebbe necessaria una circolare dell’Agenzia delle entrate, nell’interesse e a garanzia dei diritti del contribuente, che limiti i comportamenti fondati su opinioni e preconcetti delle articolazioni territoriali della medesima, nonché delle commissioni tributarie, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza degli episodi citati in premessa e se intenda o meno censurare l’eccessivo utilizzo di accertamenti presuntivi, prevenuti e preconcetti da parte dell’Agenzia delle entrate di Avellino, almeno laddove essi comportino, o abbiano comportato, sensibili aggravi di spesa o eccessivo patimento difensivo della controparte privata, che non abbia eluso o evaso nessun obbligo o adempimento fiscale e tributario.”

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