Ager Stabianus. Scopriamo cos’è


Castellammare di Stabia è in fermento o almeno così pare. Nel frattempo che gli aspiranti a Palazzo Farnese si danno lotta per le poltrone vacanti, c’è qualcuno che sul territorio pensa al recupero dello stesso e delle sue enormi potenzialità turistiche, che sono, francamente, oggi vicino allo zero.

Incontriamo Alessandro Irollo, direttore artistico del progetto CamCampania, e che risponde ad alcune domande postegli a seguito della conferenza stampa di presentazione del progetto “Alla Scoperta dell’Ager Stabianus”. Ecco il suo punto di vista e le sue aspettative.

Alessandro Irollo racconta l’Ager Stabianus

Alessandro, qual è il compito del direttore artistico di una rivista che tratta di cultura?

Per la rivista CamCampania, in qualità di art director, mi occupo di studiare la parte visuale della comunicazione rifinendo il concetto creativo.

Alla scoperta dell’ Ager Stabianus, cos’è? Puoi raccontarlo a chi ci legge?

Alla Scoperta dell’Ager Stabianus è un’iniziativa, a cui ne seguiranno altre, volta alla sensibilizzazione rispetto al patrimonio culturale e ambientale di inestimabile valore che ci circonda, ma che non è valorizzato come dovrebbe.

Sant’Antonio Abate, Santa Maria La Carità, Lettere e Castellammare. Sono solo confinanti o ci sono idee?

Sant’Antonio Abate, Santa Maria La Carità, Lettere, Gragnano, Castellammare, non soltanto sono Comuni tra loro adiacenti: sono accomunati da eventi storici e ricadono proprio in quello che era definito dagli Antichi Ager Stabianus, una terra che è sempre stata ricca di risorse e in cui ancora oggi si trovano importanti testimonianze storiche; si pensi ai siti archeologici di Stabiae, di Sant’Antonio Abate (Villa Cuomo), al Castello medievale di Lettere, per non parlare dei siti archeologici ancora interrati presenti a Santa Maria la Carità e Gragnano… Obiettivo dell’evento del 30 aprile è stato sensibilizzare gli “addetti ai lavori” ed i Comuni interessati alla valorizzazione dell’ Ager Stabianus, coinvolgere la filiera turistica locale, confrontare l’offerta attuale con i principali trend mondiali, offrire ai locali organi istituzionali competenti possibili indirizzi di sviluppo delle proprie politiche e, infine, sostenere la realizzazione di nuovi itinerari che possano integrare l’offerta presente, puntando su luoghi, tematiche e target alternativi.

Nella pratica, come si pensa di risollevare e rendere giustizia agli scavi archeologici stabiesi?

Per risollevare la situazione delle risorse culturali e ambientali dell’ Ager Stabianus il primo passo da fare è sensibilizzare la Comunità al potenziale che abbiamo: in Campania l’economia potrebbe basarsi sul turismo, ma non è così perché le nostre città non sono a misura d’uomo, mancano i servizi adeguati e bisognerebbe partire proprio da questo. I principali interessati ad uno sviluppo in tal senso potrebbero essere le strutture ricettive ed i tour operators, per cui è a loro che vogliamo rivolgerci per le prossime iniziative in programma.

Oltre agli scavi, a Castellammare c’è l’annosa questione dell’antiquarium e delle terme. Cosa pensa in merito?

Puntando l’attenzione su Castellammare, credo sia una delle città più belle della Campania, ma negli ultimi tempi è stata male amministrata: si pensi alla situazione in cui versano le Terme, chiuse da diversi anni nonostante la presenza di ben 28 sorgenti naturali! Si pensi all’Antiquarium chiuso dal 1997, ma anche alle stesse Ville San Marco e Arianna, situate a Varano, qui manca addirittura una segnaletica adeguata per individuarle. Il nostro territorio non è gestito secondo i criteri della sostenibilità, tuttavia abbiamo adeguate risorse (umane, artistiche, culturali, ambientali ed enogastronomiche) per ripartire, ma a patto che ad amministrarlo siano persone competenti e qualificate.

Riceviamo e pubblichiamo una nota con alcuni concetti messi in evidenza alla conferenza stampa del 30 aprile 2016, grazie agli interventi di: Palma Abagnale (Presidente dell’Associazione CamCampania e moderatrice della conferenza stampa); Notaio Ferdinando Spagnuolo (General Manager della Fondazione Onlus Restoring Ancient Stabiae); Lina Sorrentino (Cultural Manager e guida turistica per la Fondazione R.A.S.); Rossella Abagnale (Presidente del Forum delle Associazioni Abatesi); Michela Del Sorbo (titolare insieme a Gerardo Esposito del Ristorante Pompeo Magno col quale l’Associazione CamCampania ha ideato gli “Itinerari Arte & Gusto”: visite guidate con pranzo o cena che riprende le ricette degli Antichi Romani rielaborate in chiave moderna grazie allo Chef Vincenzo Del Sorbo); Stefano Scanu (Presidente dell’Associazione Nazionale Manager Culturali, grazie alla quale i manager culturali hanno ottenuto importanti risultati) ed Ermanno Corsi (giornalista Rai che è stato sia Direttore del TgR Campania che Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania).

Palma Abagnale, dopo aver ringraziato della collaborazione i soci dell’Associazione CamCampania, ha sottolineato la necessità di creare una rete di collaborazioni tra chi, sul territorio, soprattutto in maniera volontaria, si occupa della promozione della cultura, come la Fondazione RAS, l’Associazione Manager Culturali, il Forum delle Associazioni Abatesi, il Ristorante Pompeo Magno ed Ermanno Corsi, che nell’ambito della sua carriera giornalistica e letteraria è stato insignito di premi letterari proprio per il suo impegno in ambito sociale e culturale.

Ha ribadito poi l’importanza di promuovere il patrimonio culturale ed artistico dell’ Ager Stabianus in quanto non è da meno rispetto a quello dell’ Ager Pompeianus, affermando: “Con criteri moderni di gestione e organizzazione delle risorse, la messa a sistema di capitale umano, avvio di politiche economiche di ampio raggio, volte a far leva su logiche di cooperazione, può avviarsi un’opera di promozione e sviluppo attraverso la quale anche territori dotati di attrattori meno “gettonati” (al momento) rispetto agli scavi di Pompei ed Ercolano, come Sant’Antonio Abate, Lettere, Santa Maria la Carità, Castellammare di Stabia, Gragnano, potrebbero essere i nuovi protagonisti di un circuito turistico integrato, un nuovo distretto culturale, dal momento che in tali territori sono presenti importantissimi siti archeologici di epoca romana. È per questo che l’Associazione CamCampania intende organizzare attività a supporto di un piano di sviluppo turistico territoriale, segnalando casi di eccellenza e coinvolgendo chi sul territorio svolge attività legate alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Tra gli strumenti adottati dall’Associazione CamCampania per promuovere i beni culturali e ambientali vi sono il cultural planning, la comunicazione integrata e la rivista CamCampania, cartacea e on line (www.camcampania.it). La rivista, essendo una testata giornalistica registrata (Aut. Trib. Torre Annunziata al n° 444/15 del Registro Stampa 06/15 in data 01/04/15) offre anche la possibilità agli interessati (secondo le modalità indicate dall’Ordine dei Giornalisti della Campania) di diventare giornalisti pubblicisti. È inoltre attiva una convenzione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II che permette ai corsisti di ottenere crediti formativi.”

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