Un mese fa ci lasciava dopo una lunga malattia lo stilista Angelo Marani, fondatore dell’azienda Marex, noto per la maglieria, le stampe e i denim elasticizzati.
Nacque a Correggio, provincia di Reggio Emilia e non fu solo uno stilista ma un uomo con uno spiccato senso dell’imprenditoria; difatti nel 1969, fondò la Marex (Marani Export).
Ebbe tanti amori, (oltre quello per la moglie e le due figlie): quello per l’arte -a cui si appassionò da bambino, quando andava a fare il bagno e incontrava un pittore, il grande Ligabue che parlava con gli uccellini; poi la musica, dalle balera agli stadi e c’era l’amico Pavarotti che gli chiedeva consigli di stile prima di entrare in scena; poi il rumore dei filatoi Bentley, da cui uscivano quelle meravigliose creazioni sensuali che lo affascinarono a tal punto da fare della moda un lavoro, “il senso del bello“.
“Ogni volta bisogna superare se stessi nella ricerca di un prodotto che funzioni realmente sul mercato: una sfida pazzesca“,
Così, per la sua ricerca insaziabile di sfide, è a lui che dobbiamo l’introduzione dell’elastomero nel denim, ovvero il jeans elasticizzato e stampato; usò la tecnica dei foulard, così come anche sulle le maglie di seta oppure quelle ultraleggere ottenute con i telai Bentley per calze da donna.
Mai visto prima un telaio per calze usato per produrre maglie, ma Marani non credeva solo nelle sue idee, poichè amava sperimentare con i macchinari, nuovi o vecchi che fossero; insomma, contò nel lavoro semi-industriale per non perdere l’artigianalità che ha sempre contraddistinto l’Italia seguendo tutte le fasi della lavorazione.
Sostenne sempre il Made in Italy:
“credo nel pregio della nostra manodopera che purtroppo sta scomparendo“.
Da devoto collezionista di opere d’arte, gli diciamo addio con una delle sue frasi:
“Le emozioni che mi trasferisce un quadro, i colori, le ombre, la grandezza del disegno, il sentimento e la positività dell’artista, l’erotismo tutto questo si fonde nella mia ricerca di bellezza”