Assegnati i premi Pulitzer per il 2018. Il più importante premio giornalistico del mondo viene ogni anno attribuito a una ventina di categorie non solo giornalistiche ma comprendenti anche letteratura teatro e musica. Tuttavia esso è famoso per il settore giornalismo.
Il Pulitzer per il caso Russiagate
Fra i più importanti premi assegnati quest’anno spiccano i Pulitzer assegnati al New York Times e al Washington Post (famoso nella storia del giornalismo per aver fatto scoppiare lo scandalo Watergate), nella categoria National Reporting (Cronaca nazionale), per le inchieste sull’influenza di Mosca nella campagna elettorale americana e le ripercussioni sull’elezione di Donald Trump (c.d. Russiagate).
Il Pulitzer per il giornalismo investigativo
Il Washington Post è stato anche premiato, nella categoria Investigative Reporting (Giornalismo investigativo), per aver portato alla luce le accuse di molestie sessuali contro il candidato repubblicano al Senato in Alabama Roy Moore da parte di donne, una delle quali all’epoca era ancora minorenne. Le rivelazioni portarono alla vittoria del rivale democratico Doug Jones, nonostante il seggio fosse libero, tradizionalmente “feudo” repubblicano e Moore avesse ottenuto l’appoggio dello stesso Trump.
Per la cronaca, sia il Russiagate che l’inchiesta su Moore sono stati pesantemente criticati come “fake news” dal presidente americano.
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Il Pulitzer per il caso Weinstein
Il New York Times e il New Yorker hanno ricevuto il Pulitzer anche nella categoria Public Service (Servizio pubblico) per gli scoop sull’ex boss di Miramax Harvey Weinstein, che hanno aperto un torrente di accuse contro vip di Hollywood, del mondo dei media, del business e della politica, determinato la nascita di #metoo, movimento internazionale di matrice femminista che lotta contro le molestie e le violenze contro le donne, e fatto emergere tantissimi casi di donne molestate e ricattate sui loro posti di lavoro.
Il Pulitzer per le altre categorie: premiato un rapper
Il New York Times ha vinto un totale di tre Pulitzer: il terzo è andato a una serie di cartoni che hanno raccontato l’odissea di una famiglia di profughi siriani all’ingresso negli Usa, un altro tema che ha visto il quotidiano americano in rotta di collisione con la Casa Bianca. Arizona Republic e Usa Today hanno vinto con una serie di servizi sul muro che Trump vorrebbe costruire al confine con il Messico. Per la prima volta ha vinto un rapper, Kendrick Lamar, per l’album “Damn”. Lamar è stato il primo musicista non classico o jazz a conquistare il premio per la musica nei 102 anni di storia dei Pulitzer.
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Fonte: Ansa.it