<strong>ROMA – BARBARO – Al Ministro della salute.
Comunicato stampa
“Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01396. Atto n. 4-01396. Pubblicato il 7 marzo 2019, nella seduta n. 98
BARBARO – Al Ministro della salute. –
Premesso che: con l’espressione “disturbi dello spettro autistico” si definisce un disturbo dello sviluppo neurologico le cui cause sono al momento pressoché sconosciute, benché si tratti di una patologia molto diffusa che colpisce addirittura, nelle forme meno gravi, un bambino su 100; l’insorgenza del disturbo in un bambino reca un impatto devastante su tutto il contesto familiare, dato che la malattia compromette le relazioni lavorative, sociali ed economiche dei componenti; l’autismo si manifesta solitamente nei primi 3 anni di vita e, in certi casi, può essere accompagnato da ritardo mentale lieve, medio o grave; per tali ragioni, è fondamentale giungere ad una diagnosi tempestiva, in modo da seguire il bambino sin dai primi momenti di comparsa dei sintomi attraverso interventi di carattere psicoeducativo calibrati sulle esigenze specifiche; considerato che: i bambini che manifestano disturbi dello spettro autistico sono curati principalmente attraverso una terapia di tipo cognitivo-comportamentale, finalizzata a potenziare l’inclusione sociale e favorire la comunicazione e l’ampliamento degli interessi; l’Istituto superiore di sanità, in particolare, ha raccomandato l’utilizzo del metodo Aba (Applied behavior analysis), che interviene sulle competenze cognitive, linguistiche e di adattabilità del bambino; una recente ordinanza del Tribunale civile di Roma ha stabilito che le terapie Aba per l’autismo devono essere garantite e sostenute dal Sistema sanitario nazionale; non tutte le Asl però hanno strutture pubbliche o convenzionate specializzate in grado di curare i bambini attraverso questo metodo e quindi le terapie sono erogate a “macchia di leopardo”; anche nei casi in cui vi è un notevole stanziamento di fondi, i progetti non sempre sono funzionali alle cure dei bambini; in Campania, in particolare, la Asl di Avellino ha deciso di investire circa 8 milioni di euro per i prossimi due anni, con l’obiettivo di affidare in gestione il nuovo centro semiresidenziale di Sant’Angelo dei Lombardi per la cura e il trattamento di tutti i casi di bambini, ragazzi e adulti affetti da autismo nell’intera provincia; nonostante l’investimento sia ingente, il progetto irpino di fatto destina ai maggiori di 12 anni soltanto attività semiresidenziali e residenziali, rivolte ad un numero di destinatari inferiori alle necessità, nell’ambito di una struttura fortemente delocalizzata rispetto al bacino d’utenza, si chiede di sapere: se quanto richiamato circa l’erogazione non uniforme delle terapie cognitivo-comportamentali corrisponda al vero; quali iniziative il Ministro in indirizzo voglia assumere al fine di consentire che le terapie siano rese effettive per tutti i bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, in tutto il territorio nazionale, senza disparità tra una Asl e l’altra.