Due decessi per pertosse, ma non si parla di epidemia
Due neonate sono morte all’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo a causa della pertosse.
Le piccole sono nate a Seriate e a Treviglio a un mese di distanza l’una dall’altra e per questo, si ritiene, non possa parlarsi di epidemia.
La prima bambina è nata a maggio all’Ospedale di Seriate.
A 40 giorni dalla nascita, ha iniziato a stare male ed è morta all’Ospedale di Bergamo dopo che era stata ricoverata presso altri nosocomi.
La seconda neonata, deceduta il 30 luglio scorso, aveva un mese e qualche giorno di vita ed era nata a Treviglio.
Anche per questa piccola, il decesso è avvenuto presso il reparto di Terapia Intensiva Pediatrica di Bergamo dopo l’inutile ricovero presso altro nosocomio.
Il parere del virologo
Il virologo Roberto Burioni scrive sui social: “Fino agli anni 90 contro la pertosse abbiamo usato un vaccino estremamente efficace che era però gravato di alcuni effetti collaterali rari, ma non trascurabili . Dopo quel momento siamo passati ad un vaccino detto “acellulare” che è sicurissimo, ma meno potente. Il vaccino acellulare (attualmente contenuto nell’esavalente) è efficace in quasi il 90% dei vaccinati, ma l’immunità tende a svanire con il tempo.A causa di questa minore efficacia del nuovo vaccino e pure a causa delle mancate vaccinazioni, i casi di pertosse stanno aumentando. Il guaio è notevole in quanto la pertosse è pericolosissima per i bambini molto piccoli; inoltre, siccome l’immunità contro questa infezione è sempre molto debole, le madri non riescono a trasmettere ai loro figli una quantità adeguata di anticorpi durante la gravidanza: alla nascita i neonati saranno quindi estremamente vulnerabili. Possiamo però proteggerli ugualmente: prima di tutto dobbiamo vaccinare la madre in gravidanza, affinché abbia anticorpi da trasmettere”