Bonus sud: sarà prorogato nel 2023?


Ancora nessuna conferma per la proroga del Bonus Sud per il 2023, la conferma infatti non è stata ancora inserita nella Legge di Bilancio. Tuttavia il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ne ha parlato durante l’audizione sul testo della Manovra del 2 dicembre. Quali sono le ultime novità?

Bonus Sud: che cos’è?

Il bonus sud è un’agevolazione che ha lo scopo di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, che sono funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

In sintesi il bonus sud si concretizza in un credito di imposta per Investimenti nel Mezzogiorno, che premia le imprese che acquistano macchinari, impianti e attrezzature destinate a strutture produttive nuove o esistenti, garantendo un credito di imposta liquidità immediata mediante compensazione in F24.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario che l’impresa ponga in essere un investimento iniziale rientrante nelle seguenti categorie:

  • la creazione di un nuovo stabilimento;
  • l’ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente;
  • la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti nuovi e mai fabbricati;
  • il cambiamento fondamentale del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.

Il bonus è attribuito nella misura pari al 45% nel caso di piccole imprese, del 35% per le medie e del 25% per quelle di grandi dimensioni. Sono 8 le regioni interessate dalla misura, ovvero:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sicilia.

Bonus Sud: quali novità?

La scadenza per beneficiare del bonus Sud è fissata al 31 dicembre 2022 e attualmente il testo della Legge di Bilancio 2023 depositato in Parlamento non prevede alcuna proroga. Tuttavia i lavori parlamentari sono ancora all’inizio questo comporta quindi la possibilità di eventuali modifiche della manovra.

Uno spiraglio sulla possibilità di una proroga delle agevolazioni si apre con le dichiarazioni del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti durante l’audizione alle Commissioni bilancio riunite di Camera e Senato, nel corso del quale il ministro dell’Economia e delle Finanze  ha affermato la necessità di

predisporre misure per la proroga di alcuni interventi, quali le agevolazioni fiscali in favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate in quei territori, nonché prevedendo la proroga dei crediti d’imposta per gli investimenti effettuati nelle Zone Economiche Speciali e nelle Zone Logistiche Semplificate e per le attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese localizzate nelle regioni del Mezzogiorno”.

Lo stesso ministro infatti ha anche affermato l’importanza di tale bonus per favorire gli investimenti:

“Negli ultimi anni il Bonus Sud ha dato forte impulso agli investimenti, ha creato posti di lavoro e stabilizzato il sistema produttivo. Il rilancio del Paese non può prescindere dalla crescita del Mezzogiorno: misure come questa sono fondamentali per colmare, almeno in parte, il gap con il resto del Paese”.

Come richiederlo?

È possibile accedere al bonus sud tramite un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, mediante l’utilizzo del modello CIM17, adeguato alle ultime novità con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 30 giugno 2022. Successivamente, una volta ricevuto il via libera, i soggetti beneficiari possono beneficiare del credito d’imposta in compensazione tramite modello F24.

Le modalità con le quali bisogna richiedere il Bonus Sud 2023 sono differenti a secondo del costo unitario di acquisizione dei beni. In particolare:

  • per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato;
  • per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

Il modello di comunicazione dei dati e delle altre informazioni riguardanti l’applicazione del credito d’imposta deve essere firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa e deve essere trasmesso in formato elettronico tramite PEC all’indirizzo benistrumentali4.0@pec.mise.gov.it.

Come anticipato, la possibilità di beneficiare delle agevolazioni legate agli investimenti nel Mezzogiorno e nelle Zone Economiche Speciali e Logistiche Semplificate, termina il 31 dicembre 2022. Siamo quindi in attesa di ulteriori informazioni su un’eventuale proroga dell’agevolazione che stando alle ultime dichiarazioni di Giorgetti arriverà presto.

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