La stupida scia di sangue della notte di Capodanno
Anche quest’anno, nonostante i divieti imposti in quasi tutte le città italiane, la frenesia di attendere l’arrivo del nuovo anno facendo esplodere botti e petardi non si è arrestata.
Il numero di interventi dei Vigili del Fuoco è addirittura aumentato rispetto allo scorso anno: 658 contro i 519 del 2018.
Il numero maggiore di chiamate anche quest’anno nel Lazio 171; seguono la Lombardia con 88, la Campania con 86, l’Emilia Romagna con 76 e la Toscana con 52.
Vittime ovunque
Il primo ferito si è registrato intorno alle 19:00 di ieri. Si tratta di un ragazzino napoletano di 13 anni. A causa dello scoppio di un petardo, il tredicenne ha riportato numerose lacerazioni alle gambe e ha perso due dita. I sanitari del Vecchio Pellegrini di Napoli sperano di poter riuscire a salvare le altre dita.
La più grave dei feriti sembra essere una donna di 37 anni di Sant’Agata de Goti, ricoverata ora al Rummo di Benevento dopo un delicato intervento chirurgico. La donna, colpita al petto dall’esplosione di un razzo ha riportato gravi danni polmonari. La prognosi è riservata. Sull’accaduto indagano i Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento.
A Melfi (Potenza), un uomo, a causa dell’esplosione di un petardo, è rimasto ferito ad una falange, rendendone necessaria l’amputazione
Anche nel milanese, in quattro hanno perso una mano.
Stessa sorte per un 19enne di Bardonecchia ed un 43enne di Catania.
Napoli e Roma confermano i rispettivi record
Napoli conferma la sua tradizione di città con il maggior numero di feriti (37) e Roma quella del numero maggiore di interventi richiesti ai Vigili del Fuoco (in fiamme per lo più cassonetti e sacchetti della spazzatura; nei roghi sono rimasti coinvolte almeno 15 auto e 7 appartamenti in periferia).