Brucia vivo il padre e poi si prepara da mangiare. L’agghiacciante confessione


Brucia vivo il padre, covava odio da anni

Un odio covato per anni sfociato in un terribile omicidio. E’ quello commesso a Collepasso, in provincia di Lecce, da Vittorio Leo, 48 anni, agente immobiliare.

L’uomo, dopo l’ennesima lite con il padre 89enne, in un momento di rabbia, gli ha spruzzato dell’alcool contro mentre il padre si trovava ai fornelli.

Le fiamme hanno immediatamente avvolto l’anziano e Vittorio Leo, come egli stesso ha dichiarato “non ha mosso un dito per salvarlo”

Sembra la scena di un film dell’orrore

Vittorio Leo ha riferito di essere rientrato a casa mercoledì mattina intorno alle 11.30 e di aver trovato il padre ai fornelli. Quest’ultimo, come suo solito fare, non avrebbe perso occasione per manifestargli tutto il suo disprezzo.

La frase “Sparisci dalla mia vista” pronunciata dall’anziano sarebbe quella che avrebbe fatto scattare l’aggressività di Vittorio Leo.

Il resto del racconto sembra un film dell’orrore: l’anziano avvolto dalle fiamme, le urla per il terrore ed il dolore, il tentativo di salvarsi cercando di raggiungere il bagno, l’uomo agonizzante e Vittorio Leo che non solo non alza un dito per salvarlo, ma  si prepara i rigatoni con il ragù e ripulisce casa.

“Dopo la morte di mio padre ho prima lavato tutto il pavimento, poi ho cucinato della pasta con del ragù, non perché avessi fame ma per smorzare la tensione che avevo addosso”.

Un interrogatorio durato 5 ore

Il Pubblico Ministero della Procura di Lecce, Luigi Mastroniani, ha emesso un decreto di fermo nei confronti di Vittorio Leo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla circostanza che la vittima sia il genitore.

L’interrogatorio, tenutosi nella notte fra mercoledì e giovedì, è durato 5 ore. Vittorio Leo ha provato a difendersi parlando di “incidente domestico”, ma ha ammesso di aver visto il padre agonizzante e di non aver mosso un dito per salvarlo.

Nel corso dell’interrogatorio ha parlato della particolare predilezione che il padre aveva per la sorella e delle umiliazioni che invece l’anziano riservava continuamente a lui, considerandolo un fallito, un  irresponsabile.

Il corpo dell’anziano è stato trasferito presso la camera mortuaria del “Vito Fazzi” dove sarà effettuata l’autopsia nelle prossime ore.

 

 

 

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