Caos in Svezia: eletto per la prima volta un Primo Ministro donna… che si dimette dopo poche ore


Caos politico senza precedenti in Svezia, dove gli elettori avevano da poco scelto come nuovo Primo Ministro Magdalena Andersson, la prima donna di sempre ad avere la possibilità di ricoprire tale ruolo nella storia del Paese scandinavo. Si è trattato tuttavia di una gioia a dir poco fugace: dopo poche ore dalla sua elezione, la Andersson ha infatti rassegnato le dimissioni, dopo che il suo neoeletto governo è “andato sotto” alle votazioni sulla legge di bilancio tenutesi nel Parlamento svedese.

La sua decisione di dimettersi è maturata, stando alle fonti interne al suo gabinetto di governo, dopo una “turbolenta serie di eventi”, che hanno prima visto bocciare dal Parlamento svedese il disegno di legge di bilancio e, successivamente, uscire dalla coalizione di governo il partito dei Verdi.

La nostra etichetta costituzionale prevede che il governo di coalizione debba dimettersi quando un partito che lo compone lascia la coalizione stessa“, ha riferito Andersson, socialdemocratica, ai giornalisti, “Non voglio guidare un governo la cui legittimità è sicuramente destinata ad esser messa in discussione“.

La Andersson ha aggiunto che spera di essere in futuro rieletta a capo di un governo di minoranza, composto solo dal partito socialdemocratico.

La crisi politica di mercoledì è cominciata quando il partito di centro, parte dell’opposizione, ha ritirato il suo sostegno al disegno di legge di bilancio targato Andersson, a causa delle molte concessioni fatte alle sinistre del Paese scandinavo. A questo punto la proposta di bilancio sponsorizzata dalla nuova premier era già certa di non disporre di abbastanza voti per passare in Parlamento.

I membri del Parlamento hanno, a quel punto, virato su una proposta di bilancio alternativa, presentata dai moderati conservatori dell’opposizione, dai cristiano-democratici e dagli “svedesi democratici”, partito di estrema destra, che è infinte passato, con 154 voti a favore e 143 contrari.

Il colpo fatale è arrivato, come accennato in apertura, quando il leader dei Verdi, Per Bolund, ha riferito che il suo partito non poteva tollerare il “bilancio fatto approvare dall’opposizione, redatto per la prima volta nella storia con l’estrema destra“, e ha lasciato il Governo.

Andersson aveva in programma di assumere formalmente le sue funzioni di Primo Ministro questo venerdì, dopo l’usuale incontro con il re Carlo Gustavo, dopo aver ottenuto l’approvazione parlamentare grazie ad una seconda votazione che avrebbe dovuto aver luogo quest’oggi mercoledì, ma il fato ha voluto diversamente.

Il Presidente del Parlamento, Andreas Norlen, ha fatto sapere di aver accettato le dimissioni della Andersson, e che ha intenzione di contattare uno ad uno i leader dei vari partiti prima di decidere come procedere.

Il Partito dei Verdi ha già riferito che sosterrà la Andersson durante prossime elezioni, laddove dovesse decidersi che è necessario un nuovo passaggio alle urne per uscire da questa strana ed inusuale impasse. Questo dovrebbe significare che la Andersson alla fine potrebbe in ogni caso essere destinata a diventare Primo Ministro, se nessuno dei partiti che l’ha sostenuta durante la precedente tornata elettorale dovesse modificare le proprie posizioni sul sostegno alla sua candidatura.

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