“Cedesi San Gregorio Armeno” è lo slogan della protesta sollevata dagli artigiani del presepe della storica via dei presepe partenopea.
San Gregorio Armeno, situazione insostenibile
Una strada unica al mondo con le botteghe chiuse da mesi a causa dell’emergenza sanitaria. Una strada sempre affollata di turisti, ora deserta più che mai. “Una situazione insostenibile” dicono i maestri artigiani, soprattutto perché non si vede uno spiraglio di luce e perché alcuni di essi pare siano stati avvicinati da diverse agenzie immobiliari. Chiedono se le loro botteghe sono in vendita. Una cosa mai accaduta.
“La situazione ormai è gravissima. Se dovesse continuare così, molte botteghe saranno costrette a chiudere definitivamente” – spiegano i promotori della protesta – “l’antica arte presepiale napoletana, conosciuta in tutto il mondo, morirebbe lasciando spazio ad attività ben lontane dall’artigianato “.
I pastorai chiedono un incontro immediato con il governatore De Luca perché San Gregorio Armeno non deve trasformarsi in una strada di ristoranti e fast food. San Gregorio Armeno deve continuare ad essere la strada della tradizione, dell’artigianato conosciuto in tutto il mondo.
(foto in copertina di repertorio)
(foto interno screenshot)
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