Ciao Luciano!


Ciao Luciano!

Il calcio piange Luciano Gaucci, storico numero uno del Perugia negli anni dolci della massima serie, un personaggio sopra le righe un presidente passionale e molto innamorato del gioco del calcio e della sua squadra:

Come dirigente sportivo, durante la gestione del Perugia ha ottenuto una promozione dalla Serie C1 alla Serie B nel 1994, due promozioni dalla Serie B alla Serie A (1996 e 1998), più una promozione in Serie B revocata per illecito sportivo al termine del campionato 1992-1993, che costò tre anni di squalifica al presidente.

Durante le stagioni in Serie A la squadra raggiunse la semifinale di Coppa Italia 2002-2003 e la partecipazione alla Coppa UEFA 2003-2004, successiva alla vittoria della Coppa Intertoto 2003, primo trofeo importante della società. È stato anche proprietario della Viterbese (dal 1997 al 2000 con una promozione in C1), Catania (dal 2000 al 2004 con una promozione in B) e Sambenedettese (dal 2000 al 2004 con 2 promozioni dalla Serie D alla C1).

Presidente eccentrico, è stato il primo, e per adesso unico, presidente ad affidare la panchina di squadra di calcio a un’allenatrice: nel 1999 chiamò infatti Carolina Morace alla guida della Viterbese.

Fu Gaucci, inoltre, a far debuttare in Serie A Serse Cosmi e in Serie B Stefano Colantuono.

Rinomata la sua attitudine nello scovare calciatori in serie minori (perfino in Eccellenza), per poi rivenderli a peso d’oro una volta esplosi a livello professionale

Link Correlati: Cosmi: ” Gaucci è stato come un padre”

Pieroni: “Ciao Presidente, che possa tu in Cielo illuminare le persone a te care”

spot_img

LEGGI ANCHE

Il Napoli in trasferta sul campo del Genoa

Per la diciassettesima giornata di campionato si affrontano il Genoa di Patrick Vieira e il Napoli di Antonio Conte allo Stadio Luigi Ferraris di...

Salernitana non basta l’impegno

Salernitana vs Brescia finisce in parità. I granata non vanno oltre lo 0-0 contro il Brescia in casa La Salernitana è oramai un eterno " vorrei...

spot_img

ULTIME NOTIZIE

Salernitana non basta l’impegno

PUBBLICITA