Prosegue la battaglia del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per l’abolizione del numero chiuso alla facoltà di Medicina, sistema che il governatore campano non ha esitato a definire “un marchettificio”.
Per affrontare i quiz le famiglie arrivano a spendere anche 5.000 euro per i corsi di formazione. Di conseguenza chi non ha una famiglia economicamente forte alle spalle non può ambire a studiare Medicina.
Un meccanismo classista quello dell’accesso alla facoltà di Medicina che genera frustrazione nei ragazzi e nelle famiglie che vorrebbero permettere ai loro figli di inseguire I propri sogni, di realizzare le loro ambizioni, ma che non ne hanno la forza dal punto di vista economico.
“Tutto questo deve finire” – dice De Luca – “Preferisco ingolfare le facoltà di Medicina, ma dare la stessa opportunità a tutti. La selezione si fa sul campo. Saranno la passione e la costanza, la voglia di studiare o meno a fare la selezione.”.
Il governatore campano sottolinea “l’idiozia” di far andare i nostri ragazzi all’estero per poter accedere alle facoltà di Medicina quando siamo già in una condizione di carenza di personale medico e paramedico come nel caso dell’ospedale di Boscotrecase il cui Pronto Soccorso é in continuo affanno per carenza di personale.
In questi giorni il disegno di legge per l’abolizione del numero chiuso presentato dalla Regione Campania é in discussione in Conferenza delle Regioni.